OTRANTO (Lecce) – Continua l’offensiva della Procura contro gli abusi in riva al mare. Nella giornata di ieri è scattato il sequestro del noto stabilimento balneare “La Dolce Riva” ad Otranto. I sigilli sono stati apposti dai carabinieri della Forestale insieme alla polizia provinciale che hanno notificato un decreto di sequestro probatorio disposto dal pubblico ministero Antonio Negro.
Sono tre gli indagati: l’amministratore e un suo socio oltre al progettista. Gli investigatori, come per altri noti stabilimenti della zona come il “Twiga” e il “Salento Beach” (coordinate dallo stesso magistrato), hanno riscontrato presunte violazioni relativamente alla norma chiamata “accesso al mare”.
Nel caso specifico, gli abusi edilizi si sarebbero concretizzati con il noleggio di ombrelloni, lettini e gazebo, la vendita di alimenti e bevande per agevolare la fruizione di tratti della costa meno accessibili. Scorrendo le foto sul web, si può apprezzare la cura, la ricercatezza e l’eleganza dello stabilimento: piscina e prato all’inglese. Gli accertamenti della Procura andranno avanti per accertare ulteriori eventuali irregolarità sull’intero tratto costiero.