di Gaetano Gorgoni
LECCE – Raffaele Fitto riabbraccia Berlusconi: è la dura legge della real politik. Con l’ex ministro tutta una serie di “leader di ritorno” come Sgarbi, Quagliariello, Costa, forse Lupi (se deciderà di dividersi da Alfano) e, probabilmente Parisi e altri. Con tutti i nomi che si stanno affastellando alla corte di Berlusconi si comincia a parlare addirittura di quinta gamba, cioè un altro listone colmo di big. E’ chiaro che adesso la situazione è cambiata notevolmente per i fittiani, che hanno ancora tanti amministratori locali tra le loro fila: la battaglia ora è garantire i posti necessari a tenere la squadra unita dopo tante migrazioni. Raffaele Fitto sarà in campo: la sua elezione determinerebbe la liberazione di un posto al Parlamento Europeo, che aspetta da tempo Raffaele Baldassarre, poi bisogna piazzare Paolo Perrone, Distaso e due altri nomi tra Foggia e Taranto. Questo nelle intenzioni dei fittiani, ma la battaglia sarà durissima: sono tutti pronti col coltello tra i denti.
Intanto, migrazioni e riposizionamenti vanno avanti. E’ vero che c’è ancora tra i fittiani chi sostiene che Fitto strutturandosi sui territori non dovrà fare altro che aspettare il tramonto definitivo di Berlusconi per tornare in auge come leader nazionale, ma è anche vero che in molti non ci credono più. Andati via i generali di peso, come Palese e Marti, per molti è stato un segnale di scioglimento di una squadra. Chi era nella squadra ‘martiana’ (e non ha più voglia di seguire il suo ex punto di riferimento) cerca nuove strade. Ad esempio, Rocco Ciardo, che segue la via indicata da Damiano D’Autilia, altro ex seguace di Marti. Insomma, tra gli amici del deputato che è passato con Salvini chi non riesce a giustificare al proprio elettorato un passaggio con la Lega e non vede spazi in Forza Italia (come li ha visti Martini), approda all’Udc. Il partito di Cesa ha già stretto il patto con Berlusconi: quelli dello Scudocrociato hanno fatto tutto da soli, senza imbarcare i fittiani.
Di recente si è svolta una direzione provinciale dei centristi. Tutte le sedi del partito della provincia di Lecce sono state chiamate a raccolta da Salvatore Ruggeri, segretario amministrativo nazionale e regionale dello scudocrociato. Un momento di riflessione sul ruolo del partito, propositivo in tantissimi comuni salentini in cui governa con le maggioranze di governo, sulla situazione post elettorale della città capoluogo, su quella regionale, dopo la prematura scomparsa del consigliere Totò Negro. “In questo mese di dicembre si terrà a Roma una conferenza programmatica in vista dell’appuntamento elettorale. In più a dicembre è in programma a Lecce una assemblea generale del partito. All’orizzonte ci sono le elezioni politiche. Siamo convinti che senza di noi domani non si possa vincere, così come credo che l’Udc avrà un risultato inaspettato. Dobbiamo lavorare nella logica di gruppo, dobbiamo mantenere saldo il contatto con la gente, con l’elettore, con le esigenze della comunità.
In Sicilia abbiamo registrato un ottimo successo perché il partito era attrattivo, pieno di energie nuove”, ha detto Salvatore Ruggeri ai suoi. Presente anche il consigliere Mario Romano subentrato in consiglio regionale a Totò Negro: “Non vi nascondo un sentimento di profonda tristezza per il mio subentro all’amico Totò per cause di forza maggiore. Sostituirlo per me non sarà semplice, mi impegnerò come lui sempre ha fatto nel sostenere le cause del territorio”. L’occasione è stata utile per ufficializzare l’ingresso nell’Udc di Rocco Ciardo, professionista stimato e apprezzato, consigliere uscente della passata amministrazione e dalla lunga esperienza amministrativa. Ciardo, dopo un confronto con il senatore Ruggeri, ha ritrovato l’entusiasmo, riscontrando nel progetto politico dell’Udc e nel rapporto personale con Damiano D’Autilia ottimi presupposti per un rinnovato impegno politico.
“Inizia un nuovo percorso per me. Il mio impegno sarà rivolto alle questioni della città, nelle quali intenderò dare il mio contributo personale. Vivo un momento di grande entusiasmo, ritrovato dopo un momento di stasi politica”, ha commentato Ciardo. “Si tratta di un ingresso importante per il gruppo – ha commentato Damiano D’Autilia – rientrato nello scudocrociato la scorsa estate, a chiusura di un percorso che lo aveva visto nascere e crescere politicamente con Salvatore Ruggeri – perché ci dimostra che all’interno di questo partito è possibile sentirsi a proprio agio, come a casa, con la serenità di poter lavorare bene. L’Udc sta crescendo, si sta arricchendo di professionalità e di belle persone. Non può che essere questo il nostro punto di forza in attesa dei prossimi appuntamenti elettorali”.