Di F.Oli.
LECCE – Nuovi sviluppi nell’inchiesta sul presunto prede pedofilo accusato di violenza sessuale su una 12enne. Il pubblico ministero Stefania Mininni ha conferito incarico ad un consulente informatico di estrapolare l’intero materiale contenuto sui telefoni e nei computer del sacerdote e della ragazzina a caccia di video, foto, conversazioni che possano essere attinenti con le indagini. Al vaglio sono finiti anche il cellulare e il pc della madre della ragazzina indagata con le accuse di violenza sessuale e favoreggiamento.
Quest’ultimo reato viene contestato anche alla nonna della minorenne. Il consulente della Procura (residente in Emilia Romagna) avrà ora 40 giorni a propria disposizione (salvo un’eventuale richiesta di proroga) per depositare il proprio elaborato. Il sacerdote, tramite i propri avvocati Stefano De Francesco e Vittorio Vernaleone, ha nominato come proprio consulente il dottore Perrone mentre madre e nonna, assistite dall’avvocato Francesco Cavallo, non hanno nominato nessun consulente. L’indagine è stata avviata nei mesi scorsi. Secondo le indagini condotte dai carabinieri del Norm di Lecce, il sacerdote avrebbe abusato della ragazzina all’interno della sagrestia. Sarebbero stati più episodi.
Dopo la rivelazione sono scattati gli accertamenti. La ragazza è stata collocata in una struttura protetta mentre gli investigatori hanno poi rapidamente accertato una situazione di estremo disagio familiare in cui probabilmente molti sapevano ma nessuno ha parlato. Sullo sfondo una presunta relazione tra il prete e la madre della minorenne. Intanto, non è stata ancora fissata la data dell’incidente probatorio che dovrebbe avvenire a breve. In quella circostanza verranno acquisite le dichiarazioni della ragazzina vittima dei presunti abusi. E’ assistita dall’avvocato Benedetto Scippa.