Si è tenuta ieri la seduta del CURC – Comitato Universitario Regionale di Coordinamento. Tra i punti all’ordine del giorno è stata illustrata la bozza di revisione della Legge Regionale sul Diritto allo Studio, elaborata da un gruppo di lavoro composto dai docenti degli atenei pugliesi. Durante la discussione Link e Rete della conoscenza Puglia hanno riportato le criticità su questo disegno di legge, la cui stesura non ha previsto il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse e prevede un sistema di governo che li estromette completamente.
“È impensabile che sulla stesura di una Legge in materia di diritto allo studio non siano ascoltati gli studenti e le studentesse – dichiara Enrico Pulieri, rappresentante di Link nel CdA ADISU – una legge sul diritto allo studio dovrebbe essere costruita a partire dai bisogni reali degli studenti, non vogliamo essere essere trattati come conti da far quadrare, come si desume dalla scelta politica di estromettere gli studenti e l’ADISU dalla discussione”.
“Le rappresentanze studentesche in CdA Adisu diminuirebbero drasticamente, riducendosi da uno per ateneo ad un solo rappresentante per tutta la Regione – dichiara Savino Ingannamorte, rappresentante di Link all’interno del CURC – si applicano gli stessi principi delle aziende, ma per la tutela di un diritto fondamentale come quello allo studio. Si nega la partecipazione e la democrazia, senza apportare alcuna semplificazione dei processi, perché il testo aggiungerebbe un ulteriore organo di decisione, composto a maggioranza dai Rettori”.