LECCE – Questo mese è iniziato con la pioggia ma la giornata uggiosa di venerdì 1 dicembre non ha di certo rovinato la magica atmosfera creata a Torre del Parco in occasione del primo compleanno di Rodinò, il primitivo in purezza dei Conti Zecca che lo scorso anno è stato presentato proprio presso la dimora storica di Lecce. La famiglia Zecca e i suoi collaboratori hanno riunito vecchi e nuovi amici, giornalisti, esperti e wine lovers per celebrare il successo di Rodinò e i riconoscimenti che altri vini hanno ottenuto negli ultimi mesi, come ad esempio 5 Grappoli Bibenda per Nero, 4 Viti AIS per Terra, Corona ViniBuoni d’Italia per Liranu. “Il nostro intento è di proseguire sulla strada della valorizzazione dei nostri vitigni autoctoni, in particolare primitivo e negroamaro” dice Francesco Zecca, titolare dell’Azienda “cercando di farli esprimere al meglio.”
L’Azienda Conti Zecca si è avvalsa della collaborazione del Gruppo Meregalli che da anni distribuisce le migliori selezioni della storica cantina leveranese in ristoranti ed enoteche di tutta Italia. La prestigiosa società di Monza ha messo in degustazione due eccellenze nazionali, Turriga di Argiolas e Messiio, il Merlot di Tenuta Fertuna. La scelta di affiancare questi vini top a quelli Conti Zecca è stato un modo per avere un piccolo assaggio della prestigiosa offerta che si può trovare sul territorio italiano. La mescita è stata affidata ai sommelier della delegazione AIS di Lecce, sempre al fianco delle aziende per sostenerle nelle loro attività di promozione del territorio.
Piatti prelibati hanno esaltato al meglio le caratteristiche dei vini, con sapori e profumi sapientemente calibrati dagli chef di Torre del Parco. “Non avremmo potuto realizzare un evento di questo livello qualitativo senza l’aiuto del direttore di Torre del Parco Dino Ancora e tutto il suo staff” ci tiene a precisare il direttore commerciale Valentino Caputo “perché, a distanza di un anno, sono riusciti a rendere ancora più speciale la soirée dedicata ai nostri migliori prodotti.”.
I brindisi, le chiacchiere e i sorrisi si sono susseguiti nel corso della serata a ritmo delle note di sassofono e pianoforte magistralmente suonati dai maestri Fulvio Palese e Roberto Esposito.
Il direttore aziendale ed enologo Antonio Romano sintetizza così l’essenza di Rodinò, protagonista assoluto della serata: “Il primitivo cresce sulla costa e nel vino si riconosce l’influenza del vento e del mare. È la massima espressione della solarità del Salento, caratteristica che contraddistingue anche le persone di questa splendida terra.”