F.Oli.
SPECCHIA (Lecce) – Nuove accuse franano sul capo di Fausto Nicolì, il meccanico di Patù, finito nelle scorse ore nel registro degli indagati nell’inchiesta sull’omicidio della 16enne di Specchia Noemi Durini. Al 48enne vengono ipotizzati i reati di prostituzione e pornografia minorile. Le contestazioni sono contenute nel decreto di sequestro con cui nella tarda mattinata di ieri i carabinieri del Reparto Investigativo di Lecce si sono presentati in casa dell’uomo finora mai coinvolto nell’inchiesta sull’omicidio della studentessa di Specchia. I militari, nel corso della perquisizione disposta dal pm Donatina Buffelli, hanno sequestrato apparecchi telefonici, supporti informatici, video e manoscritti “ritenuti utili ai fini delle indagini”.
Le accuse, tutte da verificare, sono frutto delle esternazioni di L.M. il fidanzato reo confesso della prima ora dell’omicidio di Noemi, che, nei primi giorni dell’anno, ha deciso di ritrattare con una lettera recapitata ad un agente della polizia penitenziaria nel carcere di Quartucciu (in provincia di Cagliari). Nicolì, ipotesi ovviamente tutte da accertare, avrebbe favorito, gestito o organizzato un giro di prostituzione di minorenni nella sua abitazione diffondendo poi il materiale pornografico offrendo in cambio spinelli. Secondo il giovane, quella sera (era il 3 settembre giorno della scomparsa della 16enne ndr) si trovava con Noemi nelle campagne tra Santa Maria di Leuca e Castrignano del Capo nel luogo in cui poi la giovane sarebbe stata uccisa.
Secondo quanto riportato nelle lettera, la coppia sarebbe stata raggiunta da una Seat Ibiza da cui sarebbe sceso Fausto Nicolì. L’uomo avrebbe consegnato alla ragazza una pistola, con la quale Noemi avrebbe voluto uccidere i genitori di L.M., secondo le dichiarazioni fornite dallo stesso giovane. A quel punto gli animi si sarebbe scaldati. Nicolì avrebbe ricattato Noemi per non diffondere dei video. Sarebbe nata una discussione culminata poi nella coltellata inferta da Nicolì al capo della vittima.Le accuse potranno essere contestate a breve. Per il 29 gennaio prossimo è stato fissato l’interrogatorio del meccanico davanti alla pm. In quella circostanza, l’uomo, difeso dall’avvocato Luca Puce, potrà chiarire la propria posizione e allontanare da sé accuse così pesanti. “C’è da fare un plauso al magistrato requirente che sta conducendo le indagini per l’estrema solerzia con cui sta procedendo”, commenta l’avvocato. “Solerzia che, certamente, consentirà in tempi brevi, con buona pace per tutti, di accertare l’assoluta estraneità di Nicolì rispetto alla violazione contestata e la consequenziale natura calunniosa formulata a suo carico”.