LECCE – “Le politiche di bilancio seguite in questo decennio a Palazzo carafa dalla giunta Perrone – e ancora prima dalla Poli – sta mettendo in ginocchio la città.” Lo dichiara il capogruppo del Pd a Palazzo Carafa, Antonio Rotundo.
“L’enorme massa creditoria di fatto fittizia iscritta a bilancio da un lato e la scadente capacità di riscossione dei crediti sono una miscela esplosiva per l’equilibrio dei conti come ha sottolineato la stessa Corte di Conti che ci chiede di porre rimedio e ci impone entro 60 giorni di adottare le opportune misure correttive idonee a superare le criticità rilevate, anche in considerazione del rischio di prescrizione dei crediti che può determinare danno erariale.
Perrone lascia in eredità una montagna di debiti anche spalmati nei prossimi 30 anni, tasse locali con le aliquote al massimo, riscossione delle entrate bassissima, liquidità assicurata per 365 giorni all’anno da onerose anticipazioni di cassa e di liquidità, residui vetusti, cioè crediti di fatto inesigibili, ecc. tutta polvere messa per anni sotto il tappeto che è diventata un cappio al collo che strangola i conti pubblici, con ricadute dirette sulla stessa qualità dei servizi.
Per anni abbiamo denunciato dai banchi della minoranza il ricorso alla pratica irresponsabile di gonfiare le entrate per poter spendere di più esponendo in questo modo il Comune al rischio dissesto; ma i nostri richiami puntuali e reiterati sono rimasti del tutto inascoltati, anzi venivamo coperti da insulti come quando alla nostra denuncia sui buchi di bilancio ci veniva risposto che i buchi ce li avevamo noi nella testa.
Ora come accade nella vita tutti i nodi arrivano al pettine( boc, via Brenta, filobus, ecc.) ed è arrivato il tempo di chiamare ognuno alle proprie responsabilità per le scelte compiute le cui conseguenze la città sta pesantemente pagando.”