“Chi occupa posti di responsabilità pubblica, a partire dagli amministratori comunali, deve dare il massimo della tranquillità agli amministrati senza la schiavitù delle sostanze psicotrope che rendono dipendenza e ricattabilità”.
Ha esordito così la senatrice Adriana Poli Bortone oggi, presso la segreteria di partito dove ha esposto il disappunto sui mancati controlli anti-droga ai rappresentanti del Consiglio comunale di Lecce che i consiglieri di Io Sud avevano presentato l’anno scorso.
L’iniziativa, a livello nazionale, era partita dal Ministro del Pdl La Russa, il quale aveva proposto a tutti i parlamentari di sottoporsi all’esame delle urine per determinare l’uso di sostanze stupefacenti, risultato poi inefficace. Successivamente diverse amministrazioni locali avevano ritenuto opportuno rispondere al principio di trasparenza proponendo ai propri rappresentanti il test anti-droga. Ma al Comune di Lecce, nonostante la mozione fosse stata presentata nel luglio del 2010 dalla consigliera di Io Sud Rosaria Ferilli, solo lo scorso 6 maggio si è tentato di discuterne le modalità prima che il Consiglio si sciogliesse per insufficienza del numero legale di rappresentanti. Oggi, in conferenza, la senatrice Poli Bortone, ha voluto sottolineare la necessità di sottoporsi al test e l’inefficacia dell’esame delle urine come si era ipotizzato per i rappresentanti comunali, attraverso il parere di due esperti. La dottoressa Antonella Persano, analista, che ha esposto la normativa in fatto di sicurezza sul lavoro legata all’uso di sostanze psicotrope e regolata dal decreto 81 del 2008 . Tale decreto prevede che i lavoratori siano sottoposti ai controlli anti- droga, sia in fase di pre-assunzione che per il mantenimento del posto di lavoro. “Se per i lavoratori è obbligatorio, commenta la dottoressa Persano, deve esserlo anche per gli amministratori”. I “trucchi” per sfuggire ai controlli sono molteplici, ma un uso pregresso di sostanze stupefacenti è determinato dall’esame tricologico del capello; sangue e urine non attestano in maniera certa e su questo punto la Poli Bortone ha avuto qualche perplessità circa l’interessamento del presidente del Consiglio Pisanò, presso la Asl di Lecce, sulle modalità di svolgimento e costi degli esami. Anche il dottor Cassio Scadenni, medico di S.e.r.t, interpellato dalla senatrice Poli Bortone ha confermato quanto esposto dalla dottoressa Persano, specificando l’alterazione della sfera cognitiva in chi fa uso di sostanze stupefacenti e, nonostante la convinzione di molti per cui tale uso riguarda la sfera personale di un individuo, diventa un problema collettivo quando si tratta di soggetti che occupano posti o incarichi di responsabilità sociale. Se ne dovrà discutere nuovamente in Consiglio, magari in uno dei primi punti all’ordine del giorno “non al 55esimo posto” ha commentato la Poli Bortone; la causa sposata quasi un anno fa da Io Sud, nonostante la nobiltà degli intenti, si appresta a diventare battaglia se non strumento di scontri politici in vista della campagna elettorale del 2012.