Inseguito in auto da Torchiarolo a Squinzano, cercando di schivare le fucilate che il suo aggressore esplodeva tallonandolo metro dopo metro. Colpi di fucile, che solo per un caso non hanno ferito innocenti passanti, spettatori increduli di quello che sembrerebbe un regolamento di conti.
Fucilate che, però, hanno raggiunto la preda, Luciano Liuzzi, alias Fuci Fu, 34enne, brindisino di nascita, ma residente a Squinzano, ferito alla testa, alle ginocchia ed alla schiena.
Pura follia quella materializzatasi all’improvviso nel paese del nord Salento; scene da film americano, iniziate già nei pressi del ponte che si incontra venendo da Casalabate.
Una Punto bianca inseguita da un’Alfa nera, la vittima che cerca di fuggire, ma che viene acciuffata in via Maggiore Galliano, dove l’inseguimento si macchia di sangue. L’uomo alla guida dell’Alfa, incurante della presenza di tanta gente in strada, continua ad imbracciare il fucile, probabilmente da caccia, ed esplode 2 colpi all’indirizzo del Liuzzi. Poi, sgommando fugge senza lasciar tracce. Qualcuno chiama i carabinieri ed il 118: il ferito sanguina copiosamente. L’ambulanza parte alla volta del Vito Fazzi, mentre i militari ascoltano testimoni e provvedono ai rilievi. Recuperano alcuni bossoli.
Liuzzi viene affidato ai medici, che gli riscontrano un grave trauma cranico, ferite alla schiena e agli arti inferiori.
I Carabinieri di Squinzano ed i colleghi della compagnia di Campi Salentina stanno cercando in queste ore di ricostruire l’intera vicenda ed assicurare alla giustizia il responsabile, al momento irreperibile.
Liuzzi, recentemente uscito dal carcere, era stato arrestato nell’ambito dell’operazione Challange, condotta dalla squadra mobile che, nel novembre del 2008, portò all’arresto di 21 persone. Probabilmente, il ferito conosce chi ha sparato, chi ha voluto lanciargli un segnale chiaro, violento.