E venne la presentazione della candidata Pd che sfida Carlo Salvemini nelle Primarie per le amministrative a Lecce. Loredana Capone si è presentata alla città e alla stampa in una sala che non conteneva il pubblico. Tre “eccellenze” ne hanno raccontato l’operato
La sala gremita di un pubblico attento alle Officine Cantelmo per ascoltare il racconto che la candidata aveva promesso ai concittadini, di una Lecce nuova. “Lecce città intelligente” è lo slogan della Capone nella corsa alle Primarie. Una presentazione ufficiale attesa, all’indomani del suo sfidante Salvemini attento alle nuove tecnologie, Loredana Capone si affida al pathos, alle sensazioni che suscita nel pubblico mentre si fa raccontare da tre ragazzi che la precedono sul palco.
Tre eccellenze salentine distintesi nello studio e nella ricerca, che sostengono la candidatura della vicepresidente della Regione. Ne lodano l’operato, Luana, Alessandro e Sergio, l’esperienza amministrativa e l’intuizione nell’investire sui giovani; raccontano il loro percorso e sottolineano l’importanza di politiche che scommettono e investono nelle nuove generazioni. Si è parlato di Start Cup, i finanziamenti regionali per la realizzazione di idee che diventano imprese, per i quali la candidata si è impegnata.
Presente tutta la sezione del Pd cittadino e provinciale, la presentazione ha rispettato la formula già sperimentata da Vendola nella sua ultima campagna elettorale: farsi raccontare per poi raccontarsi. E così ha fatto la Capone, quando è giunto il suo turno è partita da lontano, dalla sua infanzia, dalle umili origini fino al marito le figlie, l’impegno politico e i ruoli amministrativi sempre maggiori che ha conquistato negli anni. Da assessore all’urbanistica di una ex amministrazione comunale a vice presidente della Regione, tralasciando qualche sconfitta come la presidenza provinciale del 2009.
Alla nuova candidatura per sindaco della città di Lecce è stata chiamata dal partito e ha risposto “presente”, ha più volte ribadito. La sua presenza la vuole far sentire da subito Loredana Capone, attraverso idee, progetti e la voce del popolo, quello giovane che va sempre ascoltato; lancia la proposta di dotare il Consiglio comunale della Consulta permanente dei giovani, dove si sviluppi la critica costruttiva e una democrazia partecipativa affiancando il potere decisionale dei soliti noti. E poi ancora, per la candidata, bisogna ripristinare la capacità perduta di progettare pianificando, a fronte di errori degli ultimi decenni dal Filobus a tutto quello che non si è realizzato; di far ripartire Lecce che si è fermata nella crescita e nello sviluppo; di “cambiare aria” trasformando Lecce in una città intelligente, efficiente, trasparente e con tante opportunità per tutti. “Il mio impegno per Lecce è un contenitore troppo grande per essere raccontato in un solo appuntamento – ha concluso la Capone – ci saranno altre occasioni di incontri e dibattiti, per ora mi piace pensare con un pensiero di Gandhi «Sii tu il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo».