Il Filobus parte il 27 dicembre, lo hanno annunciato in conferenza stampa a Palazzo Carafa il sindaco Perrone e l’assessore ai trasporti Ripa. “Una scelta obbligata, dall’esistenza della struttura e dagli investimenti che il Comune ha fin’ora sopportato”
“Se avessimo potuto scegliere, mai e poi mai avremmo realizzato quest’opera perché deturpa la città e perché si tratta di un mezzo di trasporto troppo rigido per le dimensioni di Lecce”. Con queste parole, il sindaco Perrone ha premesso anche la volontà di andare a fondo alla vicenda che presenta gli aspetti di una truffa milionaria ordita sulle spalle dei cittadini di Lecce, sia nelle spese relative alle inadempienze contrattuali delle ditte realizzatrici dell’opera e sia per il reato di malversazione che si nasconde dietro, come più volte ipotizzato dalla stampa. Se tali ipotesi verranno dimostrate dalla Procura che indaga, il governo Perrone è disposto a chiedere la nullità del contratto con relativa dismissione dell’opera. Tra l’altro non si tratta di un’operazione di smontaggio su volontà di un amministratore, ha spiegato il sindaco, parafrasando chi in questi giorni usa il Filobus come tema per la campagna elettorale ormai in corso. La questione Filobus, infatti, tiene banco ormai da diversi anni ed è stata oggetto di attacchi all’amministrazione Perrone da tutta l’opposizione comunale, pur non essendo l’attuale governo il “mandante” nella realizzazione dell’opera ma usata, dallo stesso, come propaganda nelle scorse amministrative. I motivi dei ritardi, tuttavia, sono stati oggi ribaditi dal sindaco che avrebbe preferito ritardare ancora la messa in opera del servizio.
Il nodo cruciale sta nella mancanza del Piano di Gestione dell’opera che si sarebbe dovuto programmare in contemporanea al Piano di Costruzione. Piano mai esistito e che avrebbe dovuto spiegare l’operatività della struttura e il reperimento delle risorse per farlo funzionare. Nel Piano di Trasporti regionale, che ha spinto nell’utilizzo di mezzi di trasporto antinquinanti a emissione zero, non è contemplato l’uso del Filobus come mezzo di trasporto, paradossalmente, la Regione stessa tenuta a finanziare i mezzi di trasporto su gomma con 1,86 euro a chilometro, non finanzia la filovia che invece necessita di quasi il doppio per il funzionamento. Questo ha fatto slittare i tempi di messa a regime e l’ultimazione di tratti della struttura
I collaudi – per il sindaco – sono stati fatti in maniera frettolosa: nell’ottobre 2007 per la linea 3, nel marzo del 2008 per la linea 2 e nel marzo del 2009 per la linea 1. Da quel momento partivano le garanzie per la messa a regime ma c’erano delle inadempienze da parte delle ditte costruttrici che, chiamate in causa, hanno dilatato i tempi per l’attivazione del servizio. Il percorso scelto da questa amministrazione – ha commentato Perrone – è stato di responsabilità e sicuramente il meno agevole alla competizione elettorale che si prospetta, la scelta di stare dalla parte dei cittadini così come altre vicende relative a via Brenta e alle biomasse ha dato consapevolezza al sindaco, a suo dire, di aver reso scivoloso il terreno della prossima candidatura. Di fatto il Filobus tra qualche giorno partirà anche se non si conoscono ancora i benefici in termini di fruibilità cittadina e monetari per le casse del Comune, anche perché a partire sarà la sola linea 3, anche questo motivo di scontri passati con le Associazioni dei Consumatori cittadine che intimarono al sindaco la partenza di tutte le linee a fronte di una Class Action contro il Comune.