LECCE – Forse avevamo cantato vittoria troppo presto. La guerra contro le blatte rischia di farsi con un «esercito pigro». Nonostante i buoni propositi e la grande apertura della direzione dell’Acquedotto Pugliese, la burocrazia se la prende sempre troppo comoda. Così l’incontro convocato dall’assessore Andrea Guido, in mattinata, si è rivelato un buco nell’acqua. Non si sono presentati i responsabili Aqp e quelli dell’Asl. L’Adecco, ditta che esegue gli interventi per conto del Comune, ha dichiarato la massima disponibilità per incrementare gli interventi. I residenti del centro storico leccese hanno sollecitato le istituzioni già da gennaio per chiedere un maggior numero di deblattizzazioni nella fogna nera e sulle strade, perché gli anni scorsi la situazione è stata insostenibile. Tra luglio e agosto questi insetti, portatori di pericolose malattie, hanno letteralmente invaso il centro.
Per prevenire simili situazioni bisogna incrementare gli interventi. L’assessore all’Ambiente ha chiarito che per gli interventi sulla fogna nera è competente Aqp. Gli esperti puntualizzano che sono necessari 6-8 interventi durante l’anno per limitare i danni, ma a Lecce sono stati molti di meno. Il dirigente di Aqp, Gaetano Barbone, ha dichiarato, nei giorni scorsi, al nostro giornale di essere disponibile a collaborare con il Comune per aumentare gli interventi. Ci dev’essere stato qualche difetto di comunicazione se la riunione odierna è saltata. Guido ha provveduto a invitare nuovamente, con lettera raccomandata e pec, Asl e Aqp: una nuova convocazione fissata il 9 febbraio per una riunione in grado di mettere in campo una strategia coordinata nella lotta alle blatte. I residenti ci sperano: è una battaglia di igiene pubblica, contro salmonella, epatiti, malattie respiratorie e tanti altri problemi che questi disgustosi insetti, che vivono nelle fogne nere, possono causare.
Gaetano Gorgoni