LECCE – Il team di ricercatori dei laboratori dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Lecce (Cnr Nanotec), incassa un’altra importante vittoria che al di là della soddisfazione personale e professionale, segna un traguardo di rilevanza scientifica importante grazie al complesso lavoro realizzato dai professionisti e i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Nature Communication in merito alla sperimentazione di nuovi raggi laser.
Lo studio ha coinvolto anche il Cnr-Spin di Tor Vergata, l’Università autonoma di Madrid, San Pietroburgo e Southampton, e l’Istituto di Fisica dell’Accademia di Scienze Polacca.
Per i non addetti ai lavori, la questione può apparire quantomeno fumosa, ma è un importante passo avanti per l’utilizzo di raggi laser in campo medico, come ad esempio quello ottico o mnemonico, ma ancora, potrebbe portare alla creazione di pixel luminosi per display ad alta risoluzione e alla creazione di nuovi tipi di laser.
In breve, l’impulso laser è assimilabile ad una goccia di luce colorata che si propaga nel vuoto, quando un insieme di fotoni entra in una cavità di proporzioni microscopiche realizzata appositamente per contenerlo e farlo risuonare grazie alle vibrazioni di un semiconduttore, immediatamente si creerà una miscela fluida di luce e materia che ha la velocità dei fotoni e le interazioni degli elettroni. Ciò le consente di reagire, in parte, come i liquidi.
Daniele Sanvitto, coordinatore del team sperimentale del Cnr Nanotec di Lecce ha così commentato li risultati ottenuti: «Con questo esperimento “abbiamo assistito ad un fenomeno esotico e inatteso: la spettacolare accumulazione di queste particelle in un punto centrale, molto più denso e sottile della goccia iniziale creata dall’impulso laser. La cosa è assai strana poiché, normalmente, i polaritoni sono soggetti a repulsioni interne che dovrebbero tendere a farli espandere rispetto al punto in cui sono stati generati.»
La ricerca è alla base dello sviluppo umano e indipendentemente dalla provenienza geografica, ogni scoperta viene salutata con entusiasmo e riconoscenza, ma constatare che il Cnr Nanotec di Lecce continua il suo percorso riscuotendo successi internazionali, è sicuramente motivo di profondo orgoglio e occasione per guardare al futuro con sempre maggiore fiducia.
Claudia Forcignanò