LECCE – Singolare iniziativa dello staff dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Lecce. I dipendenti e l’assessore al ramo, Andrea Guido, adottando un agnellino e lo affidano al Vivaio Rizzo. L’animale rientrerà nel progetto Natura – Ambiente e avrà la possibilità di vivere accanto ad altre specie in un parco realizzato ad hoc.
L’agnellino, destinato al consumo nei giorni di Pasqua, è stato acquistato da un allevamento leccese e questa mattina, dopo essere passato dagli uffici comunali per conoscere i suoi benefattori, è stato già trasferito presso il vivaio.
“La sensibilità sta cambiando – ha commentato l’assessore Andrea Guido – e i numeri parlano chiaro: circa 2 italiani su 3 non mangiano più agnello a Pasqua e le macellazioni sono quasi dimezzate negli ultimi anni. Per far leva sulla sensibilità crescente, in questi giorni, sono tante le campagne di comunicazione per salvare gli agnelli e cambiare tradizioni e abitudini. Noi abbiamo voluto contribuire, nel nostro piccolo”.
“Se tutti sappiamo che per produrre carne – continua Guido – un animale viene ucciso, vedere ciò che accade all’interno dei macelli è molto diverso. Soprattutto notare particolari come il terrore negli occhi, la riluttanza ad andare verso la morte, i cuccioli che urinano per la paura o quelli che vengono uccisi davanti ai loro simili (metodica tra l’altro non a norma di legge). Perché nei macelli la morte non arriva in silenzio, ma è fatta di urla, scalpitii, rumori di catene e coltelli che si affilano.
Anche quest’anno l’ENPA ci fa notare che si tratta di cuccioli tra i 30 e i 40 giorni di vita, strappati prematuramente alle loro madri dopo una gravidanza di 5 mesi regolata in modo tale da poterli uccidere quando pesano circa una decina di chili. Sono circa 500.000 gli agnelli, 2,7 milioni se consideriamo anche capretti e agnelloni, che vengono mandati al macello in queste ore. Il nostro invito – conclude l’assessore leccese – è quello di passare una Pasqua che sia felice e spensierata anche per questi animali”.