Il Sonar Trio, formazione salentina fondata da Marco Delisi (flauto), Vanessa Sotgiu (pianoforte) e Roberto D’Urbano (clarinetto), approda nelle stanze virtuali della 57° edizione del Festival di Nuova Consonanza, storica associazione nata sul finire degli anni ’50 che promuove la riflessione teorica e la ricerca su temi importanti per la musica d’oggi così come la produzione di nuove opere legate al repertorio della musica contemporanea. Il festival, nato dalla volontà dell’associazione di divulgare e garantire la presenza di queste opere all’interno del mondo musicale e culturale, sposta per la prima volta i suoi incontri sui canali streaming a causa dell’emergenza sanitaria e le nuove disposizioni governative.
Sonar trio si esibirà il 14 dicembre alle 21, con la partecipazione del clarinettista Fernando De Cesario, in diretta streaming sul canale youtube dell’associazione con un programma che guarda alle opere dei grandi compositori del secondo novecento italiano come Gymel di Niccolò Castiglioni e Ipotesi di Ennio Morricone, membro onorario di Nuova Consonanza, così come ai compositori delle nuove generazioni e ai loro lavori che saranno presentate in prima esecuzione assoluta.
Le sette opere eseguite da Sonar trio sono accomunate dalla ricerca di un incontro, di un dialogo tra diversi elementi come nel brano Sorriso del dubbio del compositore iraniano Mehdi Khayami dove, tra somiglianze e conflitti, la musica classica iraniana e la musica europea possono incontrarsi in un luogo ideale rappresentato dal suono. Daniele Carnini esplora, in Îles intérimaires, l’esperienza umana del tempo attraverso il rapporto tra gli strumenti utilizzati come personaggi che, dialogando tra loro, costruiscono un ponte dove condividere la propria tecnica, il proprio suono, il proprio linguaggio.
Admir Shkurtaj, salentino di adozione, attraverso le vibrazioni degli strumenti e la presenza dell’acqua fa emerge, nell’opera Lacrime d’acciaio, il canto sofferto dell’anima che dalla profondità delle viscere risuona in tutto il corpo. Nell’opera AcusticA il compositore salentino Roberto Vetrano istaura invece un dialogo con le opere dell’artista Gastone Novelli; il titolo infatti rimanda ai disegni in cui il pittore indaga graficamente l’evento sonoro. Attraverso l’utilizzo di oggetti sonori e di tecniche estese il compositore confonde la percezione dell’ascoltatore portandolo al confine illusorio tra suono acustico e non-acustico. All’estremo della comunicazione sonora si spinge Francesco Filidei, tra i compositori italiani più conosciuti e apprezzati all’estero, realizzando con il brano Texture una partitura grafica dove il suono è prosciugato per far emergere la componente rumoristica degli strumenti.
Il 57° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Direzione Generale Spettacolo, della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022 fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale.