SPECCHIA GALLONE- MINERVINO (Lecce) – Avevano appena messo piede fuori casa per andare al supermercato. Insieme, così come erano ormai quasi sempre da qualche mese a questa parte, da quando si erano innamorati. All’improvviso, l’aggressione a colpi di coltello, che ha messo fine non solo al loro amore ma soprattutto alla vita di Sonia Di Maggio, 29enne riminese, morta dissanguata per strada in pochissimi istanti.
Un femminicidio, quello andato in scena poco prima delle 19 nel piccolo borgo di Specchia Gallone, frazione di poco meno di 500 abitanti di Minervino di Lecce, che ha lasciato sgomento l’intero Salento.
Teatro del tragico evento via Giovanni Pascoli, la strada in cui sorge l’abitazione del fidanzato della vittima, suo coetaneo del posto, dove la giovane era arrivata da circa un mese. Ad aggredirla sarebbe stato il suo ex fidanzato, al momento ricercato in lungo e largo dalle forze dell’ordine, arrivato pare solo qualche ora prima dell’omicidio in terra salentina.
L’uomo, 39enne originario della Campania, pare che non avesse digerito la nuova relazione della ragazza con il giovane salentino. Per questo motivo sembra che da tempo la tormentava con minacce anche molto pesanti, da quanto ricostruito dagli investigatori.
Una gelosia, una possessività spinte all’estremo, al punto da spingerlo a raggiungere il Salento per compiere la sua vendetta. Così avrebbe atteso che la coppia uscisse dall’abitazione e li ha sorpresi alle spalle. Coltello in mano, ha iniziato a infliggere una serie di fendenti, che hanno ferito la ragazza al collo, alla nuca.
Sonia avrebbe fatto istintivamente da scudo al fidanzato, per evitare che i colpi del suo brutale ex lo colpissero. Tutto sarebbe accaduto in pochi, brevi e concitati istanti, che si sono conclusi con una fuga a piedi del killer, che si è dileguato di corsa riuscendo a non lasciare traccia.
Il tutto mentre la 29enne era distesa sull’asfalto, in una pozza di sangue. Le urla del fidanzato hanno attirato l’attenzione dei familiari e dei vicini, che hanno subito allertato il 118. Quando i sanitari sono giunti sul posto, però, per la ragazza non c’era già più nulla da fare.
A stretto giro la zona è stata raggiunta dai carabinieri della compagnia di Maglie e dagli agenti del commissariato di Otranto che, subito impegnati nei rilievi e nelle indagini insieme agli agenti della squadra mobile di Lecce, hanno dato il via alle ricerche del fuggitivo. Il killer dovrebbe avere le ore contate.