Quella dei volontari dell’associazione S.O.S. Metal Detector è una vera vocazione che non conosce stagioni o interruzioni. C’è sempre qualcosa da cercare, un sorriso da donare a chi dopo aver perduto un oggetto, generalmente un gioiello, rimane incredulo e grato nei confronti di chi lo riconsegna al legittimo proprietario senza pretendere nulla in cambio.
L’estate è il periodo in cui la gente trascorre più tempo all’aria aperta, smarrisce più oggetti, soprattutto in spiaggia. Fra le ricerche più frequenti ci sono le fedi nuziali.
“Ci piace ricordare- dichiara Luciano Diletti, presidente dell’associazione SOS Metal Detector con sede a Città S. Angelo (PE)- che la nostra attività s’intensifica soprattutto durante i mesi estivi. Ogni giorno abbiamo notizie dai nostri volontari che in tutt’Italia ritrovano oggetti smarriti”.
Non si tratta di “accaniti cerco oro”, ma come spiega il presidente, fra gli obiettivi c’è anche quello di diffondere la cultura ambientale, attraverso attività didattiche e informative.
Fra le operazioni dei volontari anche quelle relative alla scoperta e denuncia di discariche abusive, ma anche la collaborazione con le forze dell’ordine, per il rinvenimento di armi occultate.
“Dietro ogni impresa di successo- continua Diletti- c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa. La misura del successo dell’associazione è legata alla soddisfazione di chi la contatta e alla capacità di comprendere l’importanza non solo economica ma anche affettiva dell’oggetto smarrito. Ogni anello, ogni fede restituita porta con sé una storia, una storia che sa di ricordi, di emozioni, che appartiene al passato ma che si vuole tramandare al futuro. Perderla talvolta rattrista così tanto da non riuscire a pensare ad altro. Restituirla regala forti emozioni al legittimo proprietario ma anche all’operatore che ha provveduto al recupero”.
L’associazione SOS Metal detector è cresciuta molto in questi anni e vanta 550 associati, 1000 volontari e diverse sedi in tutto il territorio nazionale. È strutturata con responsabili regionali e coordinatori provinciali per offrire un servizio più celere ed organizzato.
È bene ribadire che l’attività dei volontari è assolutamente gratuita e non va confusa con quella di chi utilizza gli strumenti per un tornaconto personale. È opportuno fra l’altro ricordare che, sebbene in una spiaggia senza alcun vincolo ambientale o archeologico, l’attività dei “cercatori di preziosi” sia consentita, bisogna attenersi all’ articolo 927 del Codice civile. Pertanto chi trova una cosa mobile, anelli, braccialetti, collanine, ecc.., deve restituirla al proprietario, in quanto gli oggetti di valore, secondo la legislazione Italiana non sono di chi li scopre, pertanto deve consegnarla senza ritardo all’ufficio oggetti smarriti preposto a tale scopo o rivolgersi al posto di polizia più vicino, indicando le circostanze del ritrovamento.
Trascorso un anno, se nessuno lo reclama l’oggetto smarrito appartiene a chi l’ha trovato. Se invece l’oggetto ritrova il suo proprietario, secondo l’articolo 930 del Codice civile, il proprietario dell’oggetto in questione deve pagare a titolo di premio al ritrovatore, se questi lo richiede, il decimo della somma o del prezzo della cosa ritrovata. Il reato di appropriazione di cose smarrite è stato trasformato in illecito civile con sanzioni pecuniarie fino a 8 mila euro.
Per sostenere i volontari si può donare il 5 X mille all’Associazione SOS Metal Detector Nazionale ODV, usando il codice fiscale 91150810686.
Per info e contatti: tel. 3318985097
sosmetaldetector@pec.libero.it
www.sosmetaldetector.it
Christian Petrelli