Le polpette nel Salento sono sempre “Coi fiocchi”, perché hanno una loro dignità senza bisogno di aggiungere alcun aggettivo. Quando diciamo polpette, diciamo tutto; loro sono le regine della tavola. Nel Salento addirittura un rito della domenica.
Le polpette con il sugo non solo resistono alle rivisitazioni dei piatti, ma fanno ancora tendenza. Tra l’altro sono anche divertenti da preparare coi bambini che possono dilettarsi a creare insieme a noi le “palline”, per poi mangiarle con ancora più gusto una volta pronte.
Le polpette sono un piatto per il quale ogni nonna salentina ha la sua ricetta con piccole variazioni a seconda della zona geografica e dei gusti. Questa che pubblichiamo oggi, è quella di una nonna del Sud Salento.
Ingredienti
Per l’impasto
500 gr di carne trita (300 di polpa di manzo e 200 di polpa di maiale)
1 ciuffo di prezzemolo
5 cucchiai di Grana Padano
1 panino raffermo
Latte q.b.
2 uova
Sale q.b.
Pepe q.b.
Olio EVO
Per il sugo
1 Cipolla
2 Olio EVO
Basilico q.b.
1 kg polpa di pomodoro
Procedimento
Prendiamo una ciotola capiente e mettiamoci la carne trita. Aggiungiamo uova, sale, pepe, prezzemolo, formaggio grattugiato. Poi prendiamo il pane raffermo, che abbiamo messo precedentemente in ammollo con il latte (per circa mezz’ora), lo strizziamo e lo inseriamo nel composto. Lavoriamo l’impasto bene e a lungo.
Con le mani bagnate suddividiamo l’impasto in polpette e realizziamo delle palline delle dimensioni di quelle da golf.
In una padella versiamo l’olio EVO e facciamo scottare le polpette velocemente (circa 3 min), poi posizioniamole su un vassoio.
Ora prepariamo il sugo.
In una pentola dal fondo spesso mettiamo due cucchiai di olio EVO e la cipolla che faremo solo imbiondire e ammorbidire. Versiamo la polpa di pomodoro e dopo 20 minuti circa, inseriamo ad una ad una le polpette.
Lasciamo cuocere per altri 30 minuti circa (dipende dalle dimensioni delle polpette) a fuoco lento. Poi spegniamo e lasciamo “riposare” il sugo per 10 minuti.
Ora le nostre polpette sono pronte per essere servite.
Per questa ricetta, ringrazino la nonna Teresa Negro, di Salve; un bellissimo paese sul mare, in provincia di Lecce, a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca.
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