LECCE – In questo primo fine settimana del nuovo anno che ha appena spalancato le porte e chiuderà le festività natalizie, si conclude il percorso espositivo della mostra allestita a Lecce presso la “Sala d’Arte A.R.C.A.” al 28 di via Palmieri, cuore della città.
La mostra, “LECCE. Luci e ombre barocche” presenta la città nel suo splendore con pittura su vetro e pietra di Ileana Zatti.
“CARPE DIEM” per catturare gli attimi con la fotografia di Matteo Fecola.
È un appassionato omaggio di due artisti alle architetture della città barocca e al poeta e saggista Vittorio Bodini.
È così che pittura, fotografia e vibrazioni poetiche hanno già accolto un folto e interessato pubblico fra turisti, famiglie, giovani e studenti, a cavallo tra dicembre e gennaio.
La mostra organizzata da Ileana Zatti in collaborazione con L’officina delle Parole di Pompea Vergaro, aperta dal 19 dicembre 2024, racconta come “luci e ombre barocche si riflettano sulla pietra e l’avvolgano con doratura oro zechino 22 kt in ampi e caldi toni cromatici del bianco e del rosa, passando dal giallo” e che Ileana Zatti sa abilmente maneggiare.
E non solo! La peculiarità dell’artista parmigiana, adottata ormai da oltre un ventennio dalla terra del Salento, è pittura a olio su vetro, sempre foglia oro 22 kt anche se in questa mostra la pietra leccese, la morbida pietra, l’ha catturata, proponendosi in opere di pregio. Nel frattempo la pittrice, ha scoperto, innamorandosene, la poetica di Bodini.
E ancora, ripercorrendo la “Sala d’Arte” gli scatti di Matteo Fecola colgono, in primo piano, sottolineandone i dettagli, attimi di luci e ombre barocche, e paesaggi, restituendo allo spettatore spazi onirici e reali nello stesso tempo, dove impera il silenzio nelle diverse stagioni a simboleggiare anche quelle della vita.
La natura sembra in attesa, forse di un passo d’uomo? Ma Fecola ama la contemplazione e l’orizzonte. È questo che ritroviamo e respiriamo sostando accanto ai suoi scatti.
Le opere che Ileana Zatti racconta in questo ormai annuale appuntamento d’Arte, si pregiano di molte peculiarità delle architetture di Lecce, anche se la sua passione sono le 4 Porte che perimetrano la parte storica della città di cui una, quella di san Martino, com’ è noto, è andata distrutta nel 1830. In questa esposizione le rappresenta sperimentando la foglia oro su pietra leccese.
Entrando nello spazio della “Sala” lo spettatore è avvolto dalla luce che rimbalza non solo dall’oro, dal bianco e dalle differenti cromie, ma soprattutto, dal vetro e dalla pietra.
Il suo sguardo, inevitabilmente, è catturato dai fregi delle decorazioni delle cornici di finestre, balconi e poggioli e dagli stemmi costituendone un percorso avvincente. Ma lo sguardo spazia anche su oggetti in terracotta e ceramica; un brulichìo di gufi, farfalle, pali di fichi d’india, pumi…
È una vera e propria immersione nel passato che riluce nel presente, che scava nella tradizione con richiami tra il barocco e il liberty, inneggiando anche alla bellezza femminile sempre rivolta alla città.
La mostra di Zatti e Fecola, madre e figlio, accompagna lo spettatore sul filo della Storia e della Poesia.
Da visitare!
Un significativo “programma culturale” ha accompagnato e accompagna le giornate, con in apertura, un appuntamento musicale, per concludersi, in chiusura, con riflessioni di Arte e Chimica e versi della Poesia Bodiniana.
PROGRAMMA CULTURALE
22 Dic 2024 ore 18.30
Incursioni Musicali d’Arpa Celtica
Sabrina Liù Luciani | arpista
5 Genn 2025 ore 18.30
“LECCE QUANTO MI STAI A CUORE!
Passi e sguardi d’Arte per raccontare
la tua fragile e perturbante bellezza”
Pompea Vergaro |curatore d’arte
“Dimmi che ossido hai
e ti dirò che colore sei”
Monia Politi |chimico
6 Gennaio 2025 ore 18.30
Interpretazione versi poetici di Vittorio Bodini
Annamaria Colomba | attrice
Esposizione dal 19 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025
orari d’apertura
10.00-13.00 | 17.00-21.00