NARDO’ (Lecce) – Il 14 febbraio del 2024 Engie Italia s.p.a. faceva pervenire presso i carabinieri di Nardó una denuncia per furto aggravato di energia elettrica mediante violenza sulle cose contro la signora S.A., di 25 anni.
La denuncia nasceva da una asserita manomissione al contatore dell’abitazione dello stesso; in particolare si contestava che l’imputata avesse, al fine di trarne profitto, avuto una condotta di impossessamento di energia elettrica, previa manomissione dell’apparato di misurazione diretto alla rete di distribuzione, attraverso la collocazione ed il collegamento di un by-pass, costituto da ben quattro cavo in rame, peraltro, con le aggravanti di aver commesso il fatto usando violenza sulle cose e su cose destinate a pubblico servizio.
A seguito di ciò, Enel quantificava il danno e decideva di procedere penalmente nei confronti della signora (Enel non si costituisce parte civile). Nasce il procedimento e a seguito dell’’udienza predibattimentale , il Giudice Dott. Marangio proscioglie S.A. perché difettano le condizioni di procedibilità.
La donna era assistita dall’avvocato Salvatore Rondine che ha valorizzato alcune circostanze che hanno determinato il convincimento del giudice nella direzione del non doversi procedere.