Detenuto psichiatrico incendia la stanza del carcere, poi un’altra aggressione: la penitenziaria chiede rinforzi

23-08-2018 18:40:11      


Detenuto psichiatrico incendia la stanza del carcere, poi un’altra aggressione: la penitenziaria chiede rinforzi - Corriere SalentinoLECCE – Oggi è stata una giornata movimentata nel penitenziario leccese: nella tarda mattinata un detenuto con problemi psichiatrici, che era nel reparto infermeria, per motivi ancora da accertare, ha messo fuoco alla stanza di pernottamento. I pochi poliziotti in servizio hanno spento l’incendio è messo in sicurezza il detenuto 50enne di origine foggiana autore del gesto e l’intero reparto. “Due agenti interventi sono rimasti leggermente intossicati con delle escoriazioni” – spiega il vicesegretario regionale Osapp, Ruggiero Damato.

Nella stessa giornata si è verificato un tentativo di aggressione da parte di un recluso del reparto c2 nei confronti dell’agente di reparto che era di turno, ha raccontato il sindacalista. Il poliziotto è stato preso a schiaffi. “Non è possibile ancora assistere a tale mattanza ed esposizione ad atti aggressivi nei confronti dei poliziotti penitenziari, senza che nessuno metta mano al sistema alle sanzioni e alla loro esecuzione” – continua il sindacalista.

Ancora una volta l’Osapp chiede ai vertici regionali di rafforzare il reparto leccese con invio di personale anche in missione, visto la situazione della carenza di personale soprattutto nel settore maschile dei reparti detentivi e nel nucleo traduzioni e piantonamenti, che sono settori in grande sofferenza. Il personale si attesta fra 70/80 unità nel reparti detentivi maschili e 30/40 unità nel nucleo traduzioni.

Ruggiero Damato, vicesegretario regionale Osapp, chiede a gran voce una rivisitazione delle piante organiche sia del penitenziario leccese che regionali, richiedendo un’urgente convocazione del prefetto della città di Lecce per questione di ordine pubblico, “visti gli eventi e la GRAVISSIMA SITUAZIONE DI MANCANZA DI PERSONALE DI Polizia penitenziaria”.