LECCE – Ad oltre due mesi dall’inizio dello sciopero indetto dagli avvocati leccesi che lunedì scorso hanno deciso di proseguire nell’astensione fino al prossimo 3 giugno abbiamo sentito il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, Raffaele Fatano.
Presidente Fatano, si può ritenere che dopo l’assemblea di lunedì scorso l’avvocatura leccese presenti al suo interno una spaccatura?
Non ritengo che ci sia una spaccatura in atto. Possono esserci, al massimo, opinioni divergenti, diverse ma a me non pare che ci sia una divisione quanto meno in riferimento alle ragioni della protesta. Poi se si deve dire che c’è in atto una spaccatura e che le decisioni si prendono all’unanimità quando si fanno delle assemblee allora si hanno diversi modi di valutare la realtà.
L’astensione quindi proseguirà o ci potrebbero essere dietro-front clamorosi?
Io non so come si potrà evolvere la situazione, quali saranno i fatti che si verificheranno, positivi o negativi. Questo non lo posso dire. Ad oggi c’è un dato che è quello dell’assemblea del 14 di aprile. Ci sono dei tavoli di confronto aperti e un’interlocuzione a livello locale cosi come scritto nelle mie relazioni e nei tanti interventi nel corso dell’ultima assemblea. Nel contempo, c’è una situazione fluida a livello nazionale. Ogni giorno potrebbero arrivare novità che possono comportare una rivalutazione delle decisioni assunte. Se il Governo, per esempio, dovesse emettere un provvedimento che tenga conto di tutte le legittime esigenze dell’avvocatura manifestate da più parti non dovremmo a quel punto tenere conto di un risultato del genere?
A tal proposito: lo sciopero va avanti da ormai due mesi. Ritenete che il Governo stia recependo i motivi della vostra protesta?
Tempo fa presso il Ministero abbiamo incontrato il capo dell’ufficio legislativo e abbiamo ricevuto attenzione per quelle che sono le nostre problematiche. A livello nazionale notiamo che c’è interesse sulle sorti dell’avvocatura con tavoli in corso dove partecipano il Cnf, l’Oua e le Camere Civili. Noi ci auguriamo che portino risultati positivi come questi nostri rappresentati dicono. Se ciò accadrà ne prenderemo atto e ne saremo molto contenti.
Nell’interesse a portare avanti la protesta ad oltranza può pesare la decisione del Foro di Napoli di non aderire allo sciopero?
In questo periodo ci si spinge a valutazioni che sono assolutamente individuali. E’ quindi, difficile, fare una considerazione di questo tipo. A me pare di poter dire che bisogna tenere conto di ciò che l’Assemblea di Lecce ha deciso a livello locale perché comunque nessuno ha piacere ad astenersi, sia tra quelli che sono favorevoli e tra chi, invece, è contrario. Mi pare di capire che tutti sanno che ci siano dei problemi.
L’astensione può invece aiutare a superare i disagi causati dall’accorpamento delle sedi distaccate?
A livello locale c’è un’interlocuzione ampia in corso con l’Associazione Nazionale Magistrati, con il Presidente del Tribunale e con il Dirigente Amministrativo. Naturalmente quando c’è un’interlocuzione è già di per sé un fatto positivo. Noi auspichiamo che questo dialogo possa proseguire e in tempi brevi portare a risultati positivi.
Presidente, per mercoledì è stata fissata un’assemblea dell’Anm per pianificare dei provvedimenti contro lo sciopero perché “la macchina della giustizia non può rimanere ferma”, l’Avvocatura ha intenzione di interloquire?
Per mia consuetudine non faccio valutazioni sugli annunci e attendo gli eventuali deliberati. Dico però che ognuno può farsi un’idea al riguardo e un dato è certo: una decisione adottata dall’assemblea di Lecce non può essere definita irresponsabile. Attenderemo con serenità le deliberazioni dell’Anm (che è pur sempre un’associazione privata seppur molto autorevole) per poi fare le nostre valutazioni che saranno solo conseguenti ad eventuali deliberati
FRANCESCO OLIVA