LECCE – Il Salento si prepara ad affrontare la minaccia della crisi libica, perché l’Isis è sempre più vicino, e gli sbarchi di immigrati potrebbero essere utilizzati come un cavallo di troia. «C’è il serio rischio che in Libia si usi il fondamentalismo islamico per destabilizzare l’intera Europa» – spiegano alcuni analisti. Il ministro Alfano, è più cauto: «Non è provata la correlazione tra terrorismo e immigrazione, ma non si può escludere nulla». In Prefettura a Lecce, questa mattina, si è tenuto un importantissimo vertice tecnico di coordinamento delle forze di polizia, presieduto dal prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, con l’importante partecipazione del procuratore capo, Cataldo Motta. La strategia è quella di coordinarsi con tutte le forze pugliesi e di costruire una importante “rete di controlli” che impedisca ai terroristi di infiltrarsi attraverso i numerosissimi barconi che sbarcheranno sulle nostre coste.
Nello scorso fine settimana cinque siriani sono stati arrestati perché trovati documenti falsi dell’Unione europea. In particolare quattro di loro erano in possesso di carte d’identità rumene e il quinto di una patente di guida della Repubblica Ceca. È chiaro che questo non sarà né il primo né l’ultimo episodio: ecco perché bisogna preparare le contromisure. Finanza, polizia e carabinieri stanno creando un coordinamento per poter affrontare la crisi libica nel migliore dei modi e per non farsi trovare impreparati. Al riguardo, dopo una approfondita disamina della situazione in ambito locale, è stata ribadita, concordemente Con la Procura, l’esigenza di un’attenta applicazione delle misure previste dalla normativa vigente in materia di immigrazione con particolare riferimento ai casi in cui i migranti non richiedano di ottenere lo status di rifugiato e si rifiutino di essere identificati. In tali casi la legge prescrive il completamento delle procedure di identificazione e successiva espulsione dello straniero presso i C.I.E. presenti sul territorio nazionale.
Sempre nella mattinata di oggi è stata inoltre esaminata la questione relativa allo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica nel Comune di Surbo, a seguito dei recenti episodi di furto che hanno riguardato alcuni esercizi commerciali di quel Comune. Al riguardo si è convenuto un rafforzamento dei dispositivi di vigilanza sul territorio in atto nonché, in tale contesto, una più incisiva azione della Polizia Municipale nell’ambito dei propri compiti istituzionali.