La Fondazione Università Islamica di Lecce è stata costituita. Dopo un periodo di tempo passato in sordina, in seguito al polverone che il sogno di Giampiero Khaled Paladini aveva alzato con la sua proposta di istituire un’università islamica a Lecce e le polemiche nate tra l’imprenditore e il Comune di Lecce, adesso la Fondazione ha illustrato anche il progetto e l’offerta formativa, ma soprattutto ha una sede fisica nella quale dalla prossima settimana inizieranno i lavori per mettere su questa grande impresa.
Paladini, presidente di CONFIME, e gli altri investitori, scommettono sull’incontro di culture, sulla capacità che potrebbe avere questa università di creare indotto nella città di Lecce e proficui rapporti economici con il mondo arabo. Durante la presentazione del progetto, Paladini ha ribadito ancora una volta l’importanza del confronto, del dialogo e del coinvolgimento non solo della comunità leccese, ma di tutte quelle istituzioni come l’Università del Salento, con le quali si collaborerà – secondo quelle che sono le intenzioni della fondazione – e si cercherà di costruire qualcosa per il futuro di Lecce e dei suoi giovani studenti.
Entro la fine di questo mese, sarà ufficializzato il comitato scientifico che sarà composto da tre docenti di università italiane per materie umanistiche non musulmani, tre docenti ed esperti italiani per le materie scientifiche non musulmani, tre esperti provenienti dal mondo dell’impresa, quattro docenti ed esperti italiani musulmani, 5 docenti ed esperti provenienti da università islamiche estere. L’offerta formativa, con inizio previsto ad ottobre 2015, partirà con il Corso di Laurea in Teologia che sarà però di carattere privato, così come previsto dalla legislazione italiana per tutti i corsi di teologia. Nel 2016 dovrebbero partire i master in Diritto, Economia e Finanza islamica, e in Scienze delle Costruzioni che potrebbero essere attivati congiuntamente con l’Università del Salento. Nel 2017 è previsto l’avvio del CdL in Scienze Umanistiche e in Scienze Agrarie Ambientali e del Territorio, fino ad arrivare al 2018 quando potrebbero sorgere i CdL in Medicina e Scienze Infermieristiche.
Gli ingegneri Luca Sperti e Giuseppe Carraro, e l’architetto Federico Negro hanno poi presentato il progetto della sede dell’università: 100mila metri complessivi tra Lecce e Monteroni, la sede principale nascerà nelle vicinanze dell’Ecotekne e non per pura casualità per agevolare la comunicazione tra le due università, i docenti e gli studenti. L’università sarà edificata secondo specifici criteri di sostenibilità ambientale, fondendosi con la tradizione e i principi architettonici della cultura arabo-islamica. Spazi verdi, giardini, impianti fotovoltaici e di raccolta delle acque piovane. E all’interno verrà realizzato anche un luogo di culto, espressamente progettato a forma ottagonale per richiamare Federico II e simboleggiare l’unione delle culture. Inoltre è prevista dal progetto la realizzazione di un college per gli studenti a Lecce città con 300 posti letto. Per la realizzazione è previsto un investimento complessivo di 45 milioni di euro, tutti derivanti da CONFIME e dai suoi partners internazionali, ed è bene sottolineare che non è stato richiesto e non è previsto alcun finanziamento di natura pubblica.
Per Paladini e tutti coloro che credono in questo progetto, il ritorno economico e di immagine della città di Lecce non sarà di poco conto, considerando, come lo stesso Paladini ha sottolineato in conferenza stampa, che già da quando si è iniziato a parlare di questa Università Islamica «Lecce è di nuovo al centro della cultura mondiale», o comunque, se non ancora della cultura, è al centro dell’interesse di scettici così come dei promotori dell’incontro e del dialogo fra le culture perché solo così, come ha ricordato sempre Paladini, le guerre si annientano.
Ilaria Pellegrino