LECCE – Aggredisce un medico nel pronto soccorso e viene denunciato poco dopo. L’ennesimo episodio di violenza in corsia si conclude con la denuncia dell’aggressore: G.L., 55 anni, di Lizzanello, dovrà rispondere di interruzione di pubblico servizio- L’uomo aveva accompagnato la moglieal pronto soccorso del “Vito Fazzi” per problemi di vertigini. Poco dopo le 13,30 la donna viene visitata al triage dove l’infermiere le assegna un codice lieve e la procedura “fast truck” per l’accesso diretto. Dopo una breve attesa la donna è inviata dal medico presso il reparto di Otorino per una consulenza. Al rientro, come vuole la prassi, la donna, referto alla mano, si ripresenta nell’ambulatorio del medico del Pronto soccorso. In quel momento però il dottore era impegnato a visitare un altro paziente. Il marito, ritenendo forse di avere il diritto di priorità, pretende che il medico definisca la pratica sanitaria della moglie, in modo da lasciare l’ospedale.
Così, quando il medico gli avrebbe chiesto di attendere per completare la visita del paziente in corso, l’uomo si sarebbe avvicinato alla scrivania e avrebbe schiaffeggiato il dottore. Il parapiglia che ne è seguito ha fatto intervenire l’agente di Polizia del posto fisso, il quale ha fatto una relazione e ha denunciato l’uomo. Il medico aggredito si è sentito male; ha dovuto abbandonare il servizio ed è stato sostituito da un medico dei codici gialli e rossi.
“Sta diventando una cosa allucinante – ha commentato il primario del pronto soccorso Silvano Fracella – I codici bianchi e verdi sono quelli più a rischio perché purtroppo sono tantissimi i pazienti che non trovano risposte nel territorio e si presentano al Pronto soccorso. Dove però – spiega Fracella – c’è da attendere il proprio turno perché a volte abbiamo un solo medico. E questa attesa non viene tollerata soprattutto da alcuni soggetti. Da anni ho proposto di aprire un altro ambulatorio di pronto soccorso per i codici lievi presso la “Cittadella della Salute” di piazza Bottazzi”.