La psoriasi è una dermatite cronica, quindi persistente e duratura, non infettiva, che causa un’infiammazione della pelle. Si tratta di una malattia che colpisce allo stesso modo uomini e donne, soprattutto adulti. Colpisce più di un milione e mezzo di italiani e, come noto, non crea soltanto un disagio fisico, ma anche pcicologico per le ricadute di carattere sociale e relazionale in alcuni soggetti.
Un nuovo farmaco forse potrà mettere la parola fine ad ansia e paura di tanti malati colpiti dalla malattia infiammatoria a placche da moderata a severa, che necessitano di una terapia sistemica. Secondo gli esperti, Secukinumab, è in grado di inibire una citochina, l’interleuchina-17°, definita dal professore ordinario di Dermatologia all’università di Verona Giampiero Girolomoni “cruciale nello sviluppo dell’infiammazione e nella patogenesi della psoriasi”. Questo perché “il profilo di sicurezza è estremamente favorevole.
C’è stato un ampio sviluppo clinico tra studi di fase III e pratica clinica. Il farmaco non solo è più efficace rispetto ai medicinali utilizzati fino ad oggi nelle terapie, ma si distingue anche per una notevole velocità d’azione. Già dopo un mese di terapia, che si somministra tramite iniezione sottocute, un paziente su due ha ottenuto il risultato di una pelle pulita” dimostrando un’efficacia nel tempo mantenuta fino a tre anni. Prodotto da Novartis, sarà di classe H e dovrebbe presto ottenere il via libera da parte dell’Aifa. L’accessibilità al farmaco, in termini di prezzo, sarà garantita da un prezzo sovrapponibile a quello degli altri farmaci biologici attualmente in commercio, nonostante sia un’innovazione e sia stata dimostrata un’efficacia superiore.
Christian Petrelli