I campi sui quali si è esibito il Lecce sono stati due: il “XXVIII ottobre” che si trovava all’interno del campo Polisportivo “Achille Starace” ubicato nei pressi di Porta Napoli, inaugurato il 30 aprile 1924 e che dopo il suo abbattimento avvenuto nel 1985 è un parcheggio per auto, e il “Via del Mare” inaugurato il 2 ottobre 1966 e che oggi compie, dunque, cinquant’anni. Non si sono vinti scudetti o coppe europee in questo mezzo secolo ma le soddisfazioni non sono certo mancate.
Prima dell’inaugurazione ufficiale si era già giocata una prima partita, ma senza inaugurazione perché lo stadio non era ancora finito, mancavano, infatti, alcune rifiniture. Era l’11 settembre del 1966. L’avv. Indraccolo, neo presidente del Lecce, riuscì a portare nel capoluogo salentino una squadra di prestigio europeo, lo Spartak Mosca che appena tre giorni prima aveva vinto a Bologna il trofeo disputato alla memoria del presidente felsineo Dall’Ara. La partita finì 1-1 (per il Lecce segnò “Gigi” Trevisan e fu il primo gol nel nuovo stadio).
L’inaugurazione ufficiale avvenne il 2 ottobre 1966, alla seconda giornata di campionato, nel derby contro il Taranto (1-0 per il Lecce con la rete di Giancarlo Brutti al 13°). La benedizione del nuovo stadio fu impartita dal vescovo di Lecce, Francesco Minerva. La tribuna centrale era affollata di autorità politiche e militari. Il pallone della partita fu fatto cadere dal cielo da un piccolo aereo.
Quel 2 ottobre segnò quindi l’inizio di un importante capitolo della storia del calcio leccese. Menzionare i giocatori che hanno lasciato un ricordo indelebile in questo mezzo secolo è arduo, ma non possiamo, però, dimenticare il re dei bomber in serie A, Ernesto Javier Chevanton che ha segnato ben 32 reti, ed insieme a Vucinic detiene il record del maggior numero di marcature in una sola stagione di A, 19 reti, Michele Lo Russo il “fedelissimo” con 418 partite dal 1970 al 1983, il portiere Emerich Tarabocchia che nella stagione 1974\75 stabilì l’incredibile record di imbattibilità di 1.790 minuti, Guillermo Giacomazzi con 196 presenze in A (in totale 312), Luigi Piangerelli con 127 presenze in serie A (in totale 190), Lorenzo Stovini con 125 presenze in serie A, gli indimenticabili argentini Pedro Pablo Pasculli (214 partite e 54 reti) e “Beto” Barbas (149 partite e 27 reti), Franco Causio che è stato il più giovane esordiente giallorosso “italiano” (16 anni, 3 mesi e 1 giorno), mentre il più giovane esordiente in assoluto è stato il bulgaro Valeri Bojinov (15 anni, 11 mesi e 12 giorni).
I cinquant’anni che si festeggiano oggi non sono solo un traguardo ma anche un punto di partenza di un nuovo capitolo della storia giallorossa, che tutti si augurano pieno di emozioni e di tanti altri successi, il più importante dei quali rimane il ritorno in serie A.
Dario De Carlo
I dati statistici sono tratti da “Il primo secolo di calcio a Lecce” di Vittorio Renna