ALEZIO (Lecce) – Scena muta davanti al gip e al pubblico ministero nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 45enne di Alezio arrestato martedì per aver abusato ripetutamente della figlia di appena 13 anni. L’avvocato difensore Giampiero Tramacere ha depositato istanza di scarcerazione per una presunta incompatibilità con il regime carcerario dell’uomo invalido civile da tempo. La difesa ha presentato cartelle cliniche dell’uomo e un eventuale interrogatorio verrà chiesto solo dopo aver visonato con attenzione tutte le carte allegate all’ordinanza. Il gip Antonia Martalò deciderà all’esito di una perizia che verrà affidata nella giornata di domani al medico legale Vincenzo Garzya.
L’indagine, condotta dagli agenti della Squadra mobile, è stata coordinata dal sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci. L’uomo è finito in carcere con le accuse di tentata prostituzione minorile aggravata e violenza sessuale continuata aggravata. Gli accertamenti sono scattati dopo una segnalazione del Tribunale dei Minori che aveva aperto un procedimento per la tutela della minore. Nel corso delle indagini la ragazzina è stata sentita in sede di incidente probatorio confermando i presunti abusi.
I riscontri si sono avvalsi anche di accertamenti tecnici. Dal telefonino della ragazzina sono stati estrapolati numerosi files audio registrati all’insaputa del genitore nel corso degli anni con le pressanti richieste di prestazioni sessuali, le offerte di denaro, i ricatti e le minacce. Da tempo la giovane è stata allontanata dall’abitazione familiare e collocata in una struttura protetta. Parallelamente la Procura ha avviato accertamenti sulla madre della ragazzina per appurare se la donna era al corrente su quanto accadeva in casa.
F.Oli.