FIASTRA (Macerata) – Ad un anno dal terremoto che ha scosso il centro Italia e mosso l’intera penisola, due delegazioni dei comuni gemellati, Tuglie e Villaverla, si sono recate a Fiastra. L’obiettivo della trasferta, nel comune in provincia di Macerata e con poco più di 800 abitanti, era quello di consegnare direttamente nelle mani del Sindaco, Claudio Castelletti, i proventi della raccolta fondi organizzata dalle associazioni dei due comuni, con il contributo delle rispettive Amministrazioni Comunali.
Ad accogliere la delegazione di Tuglie, composta dal Sindaco, Massimo Stamerra, il consigliere comunale Salvatore Selce e poi Antonio Antonaci, Valter Giorgino e Maurizio Romano in rappresentanza della Fidas di Tuglie, e quella di Villaverla, composta dal Sindaco, Ruggero Gonzo, il vicesindaco Cristina Greselin, il Consigliere comunale Cinzia Boscato, accompagnati da una folta rappresentanza delle associazioni locali, vi era proprio il primo cittadino di Fiastra, insieme ai suoi assessori.
La somma consegnata è stata di 11.127,83 euro e sarà utilizzata per la ricostruzione della Scuola Elementare del paese, andata completamente distrutta in seguito al sisma.
La scelta è caduta su questo piccolo comune, gravemente colpito dal terremoto, proprio in considerazione delle scarse opportunità finanziarie a sua disposizione, per affrontare la difficile fase della ricostruzione.
Durante la cerimonia il Sindaco Castelletti, visibilmente commosso, ha ringraziato le comunità gemellate per il nobile gesto compiuto.
“Un grande gesto di solidarietà ” ha dichiarato il Sindaco Massimo Stamerra – non tanto per l’entità della somma devoluta, che rappresenta un piccolo granello di sabbia nella grandezza del mare “del bisogno”, ma per il suo profondo valore etico e sociale che ha sicuramente contribuito a dare maggiore forza e significato alle sofferenze di questa gente. Questo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato il generoso contributo dei cittadini che hanno realizzato le iniziative e gli spettacoli di quest’inverno a Tuglie, ai quali va il mio forte ringraziamento. Grazie, quindi, a Mino De Santis, Antonio Calò, Fabrizio Saccomanno, Andrea Baccassino, alle compagnie teatrali “Calandra” e “Gli amici che non cresceranno mai” e al Museo della Civiltà Contadina”.