L’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno, interviene sulle norme che regolano l’utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura.
“Mi è parso ingiustificato l’allarmismo, dopo la consulta della Provincia di Bari sulla ciliegia, riguardante l’uso dei fitofarmaci.
Allarmismo riportato dagli organi di stampa nei giorni scorsi e che può ingenerare una infondata preoccupazione negli agricoltori.
“L’Osservatorio Fitosanitario del Servizio Agricoltura della Regione Puglia – sottolinea Stefàno – pubblica da anni i disciplinari di produzione e di difesa per le principali colture coltivate nel territorio pugliese.
“Tali norme – pubblicate sul BURP regionale n. 33 del 3 marzo 2011 – costituiscono la base tecnica di produzione per la certificazione e la commercializzazione di prodotti di qualità destinate principalmente alle catene commerciali, compreso la grande distribuzione organizzata.
“La stesura di tali disciplinari – precisa Stefàno – viene effettuata nel rispetto di principi rigorosamente definiti dalla Commissione Europea Ministero delle Politiche Agricole, con indicazioni tecniche e agronomiche di impiego di mezzi a basso impatto ambientale e con l’inserimento di sostanze attive dei fitofarmaci che rispondono a requisiti di rispetto dell’ambiente degli insetti utili, del consumatore e dell’operatore agricolo.
“Sono escluse, pertanto, – ribadisce l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari – tutte le sostanze attive tossiche e molto tossiche o che presentano un rischio tossicologico (cancerogeno, teratogeno, ecc.) particolarmente dannoso per l’uomo. Le norme di difesa disciplinano circa 80 colture sia arboree che erbacee e oggi quasi tutta la grande distribuzione richiede, ai fini della commercializzazione, il rispetto ai tali norme da parte dei produttori.
“Peraltro – continua Stefàno – riscontriamo una elevata sensibilità da parte delle aziende agricole nel rispetto di tali norme, specialmente quando esse puntano alla valorizzazione del territorio e delle produzioni. L’adesione al disciplinare di produzione eco-sostenibile, infatti, comporta da parte dei produttori una rigida scelta di mezzi di produzione agronomica e di difesa che consente di tutelare anche il consumatore.
“L’Osservatorio fitosanitario, istituzione scientifica della Regione Puglia, – conclude Stefàno – non condivide assolutamente qualsiasi forma di impiego di sostanze non autorizzate sulla coltura”.