Non è stato un errore di conti, bensì di annotazione. Il disavanzo di bilancio pari a sette milioni di euro circa che sta divorando la Provincia di Lecce portando il suo bilancio all’allarme rosso, è dovuto ad un errore, o meglio, una dimenticanza da parte dell’amministrazione che non ha registrato
il contributo ordinario dell’anno 2001, non facendo quadrare i conti negli anni successivi. L’allarme dichiarato quindi in questi giorni non è altro che la conseguenza di un errore passato che sta avendo le proprie ripercussioni nel presente. Dal 2001 fino ad oggi la Provincia non è certo rimasta immobile o ignara di questo grave disavanzo, ma la causa vera (l’errore di annotazione) è stata verificata solo nell’ultimo anno. Numerose lettere sono state inviate al ministero da parte dell’amministrazione locale, ma le differenze, non trascurabili, tra le spettanze del sito del ministero e le spettanze iscritte nel nostro bilancio hanno fatto sì che non si raggiungesse alcuna soluzione concreta.
Oggi è allarme, e la soluzione non è a portata di mano. “ Il problema è gravissimo” spiega Silvano Macculi, assessore al bilancio della Provincia di Lecce, durante la conferenza stampa di questa mattina presso la sala commissioni della Provincia. “Non per l’entità di questo ennesimo buco di sette milioni – continua Macculi- ma perché se aggiunge a tutti i problemi strutturali che questa provincia ha e che da tempo denunciamo. Stiamo lavorando intensamente per divenire a delle soluzioni e speriamo di che siano anche condivise, perché la soluzione non è certamente facile. I beni patrimoniali della Provincia non sono di facile vendita. E’ una tegola che arriva veramente a ciel sereno. Eravamo ormai convinti che dopo quel famoso buco iniziale, avevamo spalmato le esigenze finanziarie in tre anni e quindi il 2011 era proprio l’anno in cui si calcolava di uscire da questa situazione. Questo che risale addirittura al 2001 proprio non ce l’aspettavamo. Non è un problema di facile soluzione, se una soluzione non si dovesse trovare non resta altro che dichiarare il dissesto; che non significa che la provincia va a picco, ma significa che bisogna prendere atto del fatto che è stata creata una situazione finanziaria devastante negli anni precedenti che pone la Provincia di Lecce, che sembra così bella e così sana, come una casa di mobili decaduti, piena di debiti che non riesce a vendere neanche i suoi beni.”
Una situazione difficile quella che la Provincia sta attraversando, anche perché, come è scritto sull’allegato che il dott. Pantaleo Isceri, dirigente servizio risorse finanziare della Provincia, ha consegnato questa mattina “ E’ oggettivamente difficile ricostruire dopo 10 anni quali siano stati i ragionamenti che hanno portato a questo, considerando che i soggetti che li hanno effettuati non sono più in servizio”.