Alle 22 per i referendum 2011 ha votato il 41,1% dei 47,1 milioni di italiani aventi diritto. Il dato non tiene conto dei 3,3 milioni di italiani residenti all’estero. Per il quesito numero uno (servizi pubblici locali) ha votato il 41,14%; per il quesito numero due (tariffa servizio idrico) il 41,14%
; per il quesito numero tre (nucleare) il 41,11%; per il quesito numero quattro (legittimo impedimento) il 41,10%. Il quorum e’ vicino. Nel 2003 per i referendum alle 22 voto’ il 17,5% ed il dato finale in Italia fu del 25,9%. Nel 2005 alle 22 voto’ il 18,7% ed il dato finale in Italia fu del 26%. Nel 2006 alle 22 voto’ il 35% ed il dato finale in Italia fu del 53,8%. Nel 2009 alle 22 voto’ il 16,7% ed il dato finale in Italia fu del 24,2%. Se, per ipotesi, nessun italiano all’estero avesse votato, il quorum sarebbe raggiunto con un’affluenza in Italia del 53,5%. Le urne per i referendum 2011 sono chiuse dalle ore 22. Riapriranno domani (ultimo giorno disponibile) dalle ore 7 alle 15. Il ministero dell’Interno ricorda che gli elettori residenti in Italia, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire un documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera elettorale personale, potra’ chiederne un duplicato agli uffici comunali anche domani per tutta la durata delle operazioni di voto.
In Puglia il dato sull’affluenza registrato ai seggi per i quattro referendum ieri sera alle 22 e’ stato del 35,7%. In provincia di Bari ha votato il 37,2% degli aventi diritto per il secondo quesito sull’acqua (quello sui profitti) e del 37,1 per gli altri tre. Nella nuova provincia Barletta Andria-Trani si registra il 34% per il primo referendum sull’acqua (servizi pubblici locali) e il 33,9% per gli altri tre. A Brindisi l’affluenza e’ stata del 34,8% per tutti e quattro i quesiti. Foggia ha il dato piu’ basso della Regione con il 31,8%. Lecce soffia di poco il primato a Bari con il 37,5% in tutti e quattro i referendum. Taranto tocca il 35,9% nei tre referendum ambientali mentre quello sul legittimo impedimento si ferma al 35,8%.