Il presidente del Consiglio comunale, Eugenio Pisanò interviene sulla vicenda relativa al presunto uso di sostanze stupefacenti a Palazzo Carafa: “E’ inspiegabile l’atteggiamento assunto dalle opposizioni in riferimento alla triste vicenda riguardante il presunto uso di sostanze stupefacenti a Palazzo Carafa e le eventuali connivenze tra la malavita organizzata e il governo cittadino.
La politica tutta perde un’ulteriore occasione, ma l’occasione migliore la perde chi insinuando sospetti e propinando delazioni cerca di accaparrarsi consensi con un finto perbenismo del quale poco oggi importa alla nostra comunità.
La gente comune e anche noi, in grande maggioranza, ci siamo stufati di leggere giornali o di vedere immagini televisive che rendono credibili qualunquisti dell’ultima ora o pseudo salvatori della patria. Così come siamo stanchi e stufi di vedere offendere inesorabilmente quei valori con i quali siamo cresciuti e che abbiamo cercato di inculcare ai nostri figli, così come hanno fatto i nostri genitori.
Ovviamente mi riferisco a tutti i livelli istituzionali, in particolar modo a quelli più esposti, non solo mediaticamente. Lo spettacolo di disgregazione sociale dell’ultimo periodo devasta più velocemente la nostra nazione. Era quasi normale che gli effetti nazionali si riverberassero sulla nostra città che nella parte viva e attiva cerca di emergere tra mille difficoltà da una contingenza economica che sta soffocando l’intero Paese, l’Europa e il Mondo. Su questa vivacità dobbiamo puntare i nostri sforzi con proposte concrete e con l’aiuto istituzionale dovuto; c’è bisogno di politica vera, seria, basata sulle proposte progettuali e sul confronto.
Oggi, leggendo i giornali, ci si rende conto che l’insinuazione posta nella conferenza stampa del Pd lascia intravvedere che ci sia qualche dubbio sulla credibilità dei cosiddetti “pusher” dell’informazione, non negativamente, anzi quasi riaccreditandoli dinanzi ad un documento di estrema chiarezza prodotto dal Procuratore Capo, dottor Motta. Se dovessi esternare la solita frase di rito e dalla posizione politica di appartenenza, potrei apparire un ipocrita dicendo che ho piena fiducia nella magistratura, la solita frase fatta che non rispecchia la posizione del mio partito.
Io ho piena fiducia nel dottor Motta perché vivo il territorio e conosco la vita di quest’uomo illustre al quale tutti dobbiamo rispetto per il suo encomiabile lavoro e per i brillanti risultati ottenuti che ci aiutano a vivere con maggiore serenità le grandi difficoltà del momento.
Così come ho piena fiducia nello staff che ha condotto le indagini e in particolar modo nel Pm dottor Maritati, il quale anagraficamente portando il cognome del ben più noto padre senatore, neanche lontanamente mi fa pensare a logiche perverse che però vengono evidenziate dagli esponenti locali del Pd. Su queste posizioni ho molto apprezzato la signorilità e il silenzio del senatore Alberto Maritati e di quanti altri hanno preferito non lasciarsi trascinare in questa delicata vicenda.
Le conclusioni le lascio ai miei concittadini, sottolineando però che la grancassa politico-mediatica l’hanno alimentata i soliti noti, che un po’ ci hanno rotto…”.