Il Pd chiama e la Capone risponde. Sarà lei la candidata delle primarie per la scelta dello sfidante nella corsa alla poltrona di Palazzo Carafa. Dopo vari dinieghi, questa mattina ha sciolto ogni riserva e ha accettato la proposta del suo partito
Lo ha annunciato nel corso dell’assemblea provinciale del Pd che si è svolta questa sera presso la comunità Emmanuel tra Lecce e Novoli. La notizia ha colto di sorpresa chi ormai non ci sperava più, dal momento che la “chiamata” del partito nei confronti della vice presidente della regione era già avvenuto e la Capone aveva rifiutato. Ma poi ci ha ripensato, forte del sostegno e dell’incoraggiamento anche del presidente Vendola. Lo stesso presidente regionale ambisce alla “riconquista” della città di Lecce da troppe legislature nelle mani del centrodestra. Ora si ritrova a tifare per due candidati all’interno della stessa coalizione: Loredana Capone, esponente di spicco del Pd e sua vice, contro Carlo Salvemini che già da tempo ha dato la sua disponibilità alle primarie. Salvemini che ha lasciato il Pd per transitare nel Sel e che per l’ultima elezione di Vendola ha avuto un ruolo determinante anche se marginale, è attivo già da tempo con il laboratorio di idee partecipate Lecce 2.0dodici con il quale esprime le sue opinioni sull’idea di città a misura di cittadino. Una sfida appassionante che vedrà al centro dell’interesse popolare i candidati più dei partiti di appartenenza, così com’era nelle mire del Pd consapevole della disaffezione del momento.