“La proroga del contratto ai 50 Oss e ai 50 autisti che prestano assistenza domiciliare ai malati oncologici dell’Asl di Lecce è garanzia di un servizio essenziale per i cittadini che versano in condizioni di bisogno”.
È quanto afferma il capogruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, che torna a sollecitare il Governo regionale affinché cerchi una soluzione alla vertenza dei 100 operatori socio-sanitari che da giorni protestano nei pressi dell’Asl salentina chiedendo una proroga del contratto di lavoro ormai prossimo alla scadenza prevista per il 31 dicembre 2011.
“La garanzia di tale servizio – ha continuato il capogruppo Udc – è coerente con le previsioni del piano di rientro che, anche attraverso la chiusura di diverse strutture ospedaliere, ha fatto risparmiare circa 160 milioni di euro all’Ente e ora può utilizzare parte di questo “tesoretto” per evitare ulteriori mortificazioni ai lavoratori e agli utenti già duramente provati dalla malattia. Tale azione è indispensabile per il recupero di credibilità della politica, soprattutto in un periodo difficile come questo aggravato da una crisi senza precedenti che sta togliendo il fiato all’intero Mezzogiorno e alla Puglia in particolare. Non garantire tale servizio significa aggravare la crisi di fiducia verso la classe politica e verso l’intero sistema sanitario pugliese già carente sotto diversi profili.
In quest’ottica le dichiarazioni dei manager, peraltro nominati dalla politica, che rilasciano dichiarazioni contrastanti con le volontà espresse dall’assessore di riferimento prima prima ed il presidente Vendola dopo – ha sottolineato il presidente Negro – sono il sintomo di una politica alla sbando e che ha perso il suo ruolo centrale nella ricerca di soluzioni che mirino al raggiungimento del bene comune.
Per questo si rende necessaria una inversione di rotta con una riforma dell’intera impalcatura della burocrazia che allo stato attuale frena e non favorisce la soluzione dei problemi e quindi lo sviluppo dell’Ente. È il momento delle scelte e il momento di fare chiarezza perché ognuno si assuma le proprie responsabilità”.