E’ stata presentata oggi in conferenza stampa, alla presenza dell’Assessore Massimo Alfarano, Carla Guido direttrice artsitica, Carmelo Grassi, presidente del Teatro pubblico Pugliese, la stagione teatrale 2012 del Teatro Comunale Paisiello
promossa dall’Amministrazione comunale di Lecce, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, nata quest’anno, all’insegna della drammaturgia contemporanea, nazionale ed internazionale non tralasciando comunque i grandi classici.
Nuovi testi, nuovi stili in scena, dove tematica fondamentale è l’uomo, il suo “esserci oggi”, come direbbe Heidegger. Testi grotteschi, drammatici, poetici e canzoni che vanno diritti al cuore, grazie alla bravura e all’altissima professionalità degli artisti che li interpretano.
I testi contemporanei, nel corso della programmazione, si confronteranno con quelli classici, inducendoci a riconoscere un parallelo fra le storie del presente e quelle del passato, a sorridere, a riflettere di eventuali “coincidenze” del vivere umano.
Mi piace ricordare che se gli antichi greci, padri del teatro “contemporaneo” non avessero saputo e voluto parlare da contemporanei ai loro contemporanei e se i teatri di ogni tempo non avessero dato spazio agli autori “del momento”, non avremmo i capolavori di cui oggi godiamo.
Dedico questa rassegna alle giovani generazioni che oggi si avvicinano al teatro, perché colgano quanto lavoro, studio e dedizione siano peculiari del teatro contemporaneo come di quello di ogni tempo.
E’ L’Abissina. Paesaggio con figure di Ugo Chiti, con Isa Danieli e la compagnia Arca azzurra che inaugura il 20 e 21 gennaio la nostra stagione teatrale. Non è un caso che tale testo, messo in scena nel 1993 abbia trovato in Isa Danieli un interesse così forte da suggerire il riallestimento, che vede la grande attrice napoletana al centro della vicenda tragicomica di uno spaccato di vita contadina, sospeso tra cupezza e comicità.
Seguirà il 29 gennaio Thom Pain. Basato sul niente di Will Eno, con il giovane bravissimo Elio Germano, che ne cura personalmente la regia: “curioso uomo Thom Pain… un uomo tragicamente positivo – dice l’attore e regista – che cerca di amare la vita senza spiegarla troppo, né di trovare soluzioni o insegnamenti… Le sue emozioni sono le grandi protagoniste di questo testo” che Elio Germano fa vivere magistralmente.
E ancora un appuntamento all’insegna della drammaturgia contemporanea con Guerra, dell’autore svedese Lars Norèn, con Marrico Gammarota e Antonella Attili, straordinari attori come il resto della compagnia. La regista Marinella Anaclerio è stata ospite già nel nostro teatro, con i Karamazov di Dostojevski, la profondità e lo spessore spirituale di quest’artista mi commuove e mi arricchisce sempre.
“Ritengo che la libertà, la democrazia e la pace siano dei beni il cui possesso non è mai definitivo, l’attitudine dell’essere umano a dimenticare ciò che non lo riguarda direttamente sia la grande fortuna e la sua grande disgrazia. Norèn ci parla della pace che segue la guerra” – Marinella Anaclerio.
Il 24 e 25 febbraio per la regia di Federico Tiezzi, Sandro Lombardi e la sua compagnia saranno in scena con un capolavoro di riscrittura di Giovanni Testori, I promessi sposi alla prova.
Testori lascia intatta la formula manzoniana, vi aggiunge solo la specificazione alla prova. “In queste due parole – dice il Tiezzi – oltre all’indicazione del Testori che il romanzo verrà spinto nel territorio del teatro, ci faranno riflettere come oggi la tanto auspicata unità linguistica del Manzoni come unità di nazione, possa ricordarci che la cultura non è qualcosa di separato dalla storia, ma addirittura la determina”.
Dal romanzo alla canzone: Non ce ne importa niente, per la regia di Max Croci, è il titolo provocatorio della divertente pièce teatrale musicale, in scena il 17 e 18 marzo. Saranno protagoniste le sorelle Marinetti (probabilmente appena rientrate dal Festival di Sanremo) con il quartetto jazz dell’orchestra Maniscalchi, diretta dal M° Christian Schint. E’ un viaggio affascinante fra la grande musica e gli sketch degli anni ’30.
Nel nostro percorso di confronti non poteva mancare un’opera pirandelliana, La ragione degli altri, per la regia di Giovanni Anfuso. Sarà in scena il 23 marzo.
E così la personale indagine pirandelliana dell’animo umano attraverso i personaggi ci condurrà ad un altro autore classico, maestro dell’introspezione, William Shakespeare, con Romeo e Giulietta, nell’adattamento del contemporaneo Francesco Niccolini, per la regia del giovane regista salentino Tonio De Nitto per il quale Romeo e Giulietta: è chiedersi quanto i genitori amino i loro figli, quanto non imparino a farlo troppo tardi… La compagnia Factory ritorna al Paisiello con un cast molto interessante che unisce diverse realtà teatrali del territorio.
Alla scuola e all’insegnamento è dedicato l’originalissimo spettacolo di Terrammare Teatro, Lezione di classe, per la regia di Gigi Gherzi, che invita gli spettatori (60 per sera) a ritornare tra i banchi di scuola e a ripercorre nella memoria i ricordi dell’asinità o della propria educazione scolastica. Un intenso spettacolo di teatro dello spettatore, unico nel suo genere, allestito proprio in due edifici scolastici della città.
La stagione si conclude il 20 aprile con una pièce di grande letteratura partenopea: Toni Servillo legge Napoli. E’ un viaggio nella lingua napoletana, da Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo, da Raffaele Viviani a Edoardo De Filippo, fino ai contemporanei Enzo Moscato, Mimmo Borelli e Maurizio De Giovanni. “Un bisogno perentorio – dice Servillo – di non rinunciare ad un’identità sedimentata da quattro secoli di letteratura”.
La stagione teatrale si arricchisce quest’anno di una piccola programmazione riservata alle scuole: la consolidata rassegna TEATRO IN JEANS, ormai così ambita dalle scolaresche leccesi Teatro in jeans, che puntualmente a giugno presentano i propri spettacoli finali, sarà preceduta da un prologo con 4 spettacoli dedicati esclusivamente agli studenti di ogni ordine e grado, il presente e futuro pubblico dei nostri teatri.