È arrivato a Lecce per discutere sulle radici ebraiche d’Europa. Invece, la sua è stata una riflessione incentrata soprattutto sui fatti di Brindisi e su quel filo rosso che li lega ad altri attentati della storia recente. Scialom Bahbout, Rabbino Capo del Meridione d’Italia, ha insistito su questo, sulla consapevolezza di una educazione civile
e sulla necessità di un dialogo tra le religioni, che possa dare forza. Prima di arrivare presso il Monastero di San Giovanni Battista, è stato a Brindisi, a pregare per Melissa. Ha lasciato un messaggio ai suoi genitori, mamma Rita e papà Massimo. “In questi casi- ha scritto- la tradizione ebraica afferma che non si possono trovare parole davvero consolatorie, perchè nessuna parola può essere adeguata per dei genitori colpiti nell’affetto più caro. Le condanne, anche quelle provenienti dalle fonti più autorevoli, servono a poco se non accompagnate dalla volontà ferrea di non lasciarsi intimidire. Cosa fare quindi? Cercare di far sì che il sacrificio di Melissa serva almeno per la società che va educata a reagire con forza a qualunque atto terroristico, quale che sia la sua matrice e ovunque si manifesti”. Parole nette, di condanna e di forza, nell’accostamento della tragedia brindisina a quella della strage dei bimbi della scuola ebraica di Tolosa, a quella, un po’ più datata, della sinagoga di Roma. L’ incontro con lui, che viene da Tripoli e ha fondato l’ Accademia italiana di Studi Ebraici a Gerusalemme, è stato voluto dall’associazione Dialogo di Lecce, che da tempo approfondisce lo studio del rapporto fra culture diverse e si impegna nella promozione del dialogo interculturale e interreligioso.