Avrebbe spillato circa 223 mila euro accumulati dal 2006 al 2010 e con le accuse di truffa, peculato e falsità in scrittura privata, Ezio Cuppone, di Lecce impiegato postale ha patteggiato quattro anni di reclusione davanti al gup Ines Casciaro.
E’ stata così accolta la richiesta dell’avvocato difensore Alessandro Troso da parte del magistrato inquirente Donatina Buffelli. La maggior parte delle parti civili è stata già risarcita in altra sede. Il dipendente, che svolgeva funzioni di consulente, una volta emersi gli illeciti è stato licenziato ma la restituzione di buona parte del denaro sottratto illecitamente nel corso delle indagini gli ha consentito di risparmiare il carcere e circa due mesi fa gli era stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dal pm Donatina Buffelli dopo le indagini compiute dalla polizia giudiziaria. Per l’accusa l’impiegato sarebbe riuscito a truffare l’ufficio postale approfittando del rapporto di fiducia con alcuni clienti anziani, falsificando le loro firme per effettuare operazioni di disinvestimento e rimborso somme ed anche usando le loro carte e il loro codice pin.