Confartigianato Imprese Lecce è l’associazione di categoria più rappresentativa nel Salento. A rilevarlo è l’Osservatorio economico che ha analizzato i dati sugli abbinamenti Inps. L’istituto previdenziale, infatti, misura, annualmente, il livello di rappresentatività delle principali confederazioni
dell’artigianato e del commercio, in ambito nazionale, regionale e provinciale.
In particolare, Confartigianato Imprese Lecce raggruppa 2.743 artigiani e 392 commercianti per un totale di 3.135 iscritti. Pari al 30,88 per cento degli abbinati Inps.
Seguono le altre associazioni: Confcommercio che conta 2.637 iscritti, di cui 2.380 commercianti e 257 artigiani (pari al 25,98 per cento); Cna con 2.453 iscritti, di cui 2.060 artigiani e 393 commercianti (pari al 24,16 per cento); Confesercenti con 1.467 iscritti, di cui 1.316 commercianti e 151 artigiani (pari al 14,45 per cento). Chiude Casartigiani con 460 iscritti, di cui 386 artigiani e 74 commercianti (pari al 4,53 per cento).
«Questi numeri – spiega il segretario generale di Confartigianato Imprese Lecce, Mario Vadrucci – premiano il lavoro svolto negli ultimi anni e ci fanno guardare al futuro con rinnovata fiducia. Desidero sottolineare l’importanza di questi dati, riferiti all’anno in corso – spiega – in quanto rappresentano il principale e formale “strumento” di misurazione del livello di rappresentatività tra Confartigianato e le altre confederazioni dell’artigianato e del commercio, certificato dal più importante ente pubblico. Nonostante la gravissima recessione che stiamo attraversando – aggiunge – l’artigianato “regge” e continua a dare importanti segnali di vitalità».
Ogni giorno nascono sei nuove imprese artigiane. L’incidenza sociale dell’artigianato è di 2,4 imprese ogni cento abitanti e 6,1 ogni cento famiglie (rapporto tra imprese artigiane e residenti). Gli addetti familiari sono 21.953, i subordinati 18.977, per un totale di 40.930. I giovani imprenditori artigiani al di sotto dei 40 anni sono 7.845, in aumento del 3,82 per cento rispetto all’anno scorso (erano 7.556).
Intanto, sottolinea Vadrucci, «crescono le esportazioni manifatturiere che “valgono” ben 439,5 milioni di euro e registrano una variazione positiva del 30,5 per cento rispetto all’anno precedente (336,6). Oltre la metà sono destinate nei Paesi extracomunitari. Mentre – rileva il segretario – cala la cassa integrazione nell’artigianato: nel 2011 sono state autorizzate 190.674 ore di cig; in flessione del 9,71 per cento rispetto al 2010 (211.179 ore). Il valore aggiunto nell’artigianato ammonta a due miliardi e 12 milioni di euro (il 16,5 per cento del totale). Una cifra importante, quasi da capogiro – conclude Vadrucci – che dà un’idea concreta del “peso” dell’artigianato in provincia di Lecce».