I giochi sono fatti: la giunta Perrone è pronta per essere presentata alla stampa, manca solo qualche dettaglio, già discusso con Fitto, ieri. La quota rosa, come precisato negli articoli precedenti, sarà individuata tra alcune professioniste
che non hanno partecipato alla competizione elettorale: con questa mossa il sindaco dovrebbe porre fine anche alla diatriba sul vicesindaco. In pole position, per il ruolo di assessora e vicesindaca, c’è Carmen Tessitore, del Forum della Associazioni Familiari di Lecce; poi c’è Giovanna Zaurino, responsabile assistenza domiciliare integrata della Asl di Lecce e, infine, con meno probabilità,spunta il nome di Gabriella De Giorgi, avvocato e docente universitaria.
Sfumate definitivamente le possibilità di entrare in giunta per le tre donne più votate: Nunzia Brandi, Francesca Mariano e Giordana Guerrieri.Una piccola vittoria per Marti, che avrà in giunta Pasqualini e all’Urbanistica Martini. Una situazione che fa scattare la voce critica del leader di “Azzurro Popolare”, Aldo Aloisi: «Ancora una volta si fanno delle cose senza seguire dei criteri ben precisi: perché le donne che si sono impegnate nella competizione elettorale non vengono premiate? Sarebbe il caso di mettere più di una donna in giunta».
Aloisi è un fiume in piena, esprime tutto il suo disappunto e torna sull’argomento voto di scambio: «Il discorso che faceva Maritati, nell’intervista che vi ha rilasciato dopo le elezioni, non è sbagliato: a Lecce, durante le elezioni, sono successe cose poco chiare, la magistratura dovrebbe vigilare, e la politica dovrebbe evitare di premiare gente in conflitto di interesse per i ruoli che svolge all’interno del settore pubblico».
Intanto, il Pdl dovrà rassegnarsi a incassare solo quattro assessori: Messuti ai Lavori Pubblici, Martini all’Urbanistica, Monosi ai Tributi e Coclite, in area mantovaniana, che si alternerà con Signore. Tondo resterà all’Asi e D’Autilia in Alba Service. Proprio queste due ultime postazioni fanno scattare ancora una volta le critiche di Aloisi: «Perché due presidenti di due partecipate devono rimanere in Consiglio, con un piede in due scarpe: facessero un passo indietro per far entrare altri due consiglieri».
La Puglia prima di tutto rimarrà a bocca asciutta, nonostante l’intevento di Tondo, che avrebbe voluto il suo amico Cairo in giunta «per aver dimostrato di essere un punto fermo nei momenti di difficoltà».I due primi eletti della lista collegata a Fitto potrebbero essere consolati con qualche incarico o con qualche posto nelle partecipate, ma è ancora presto per dirlo.
I mal di pancia rischiano di aumentare: a molti non è piaciuta l’uscita del presidente Asi«perché si è preoccupato di una lista esterna e non del Pdl, che avrebbe diritto a cinque assessorati». Intanto, per quanto riguarda gli alleati, tutto sembra ben chiaro: entreranno in giunta Luciano Battista per Io Sud, con delega alla Polizia municipale, Delli Noci per Fli, con delega alle Politiche giovanili, mentre il movimento Regione Salento dovrebbe accontentarsi della presidenza del Consiglio. Nelle prossime ore potrebbe arrivare l’annuncio, la giunta sarà varata ufficialmente tra sabato e domenica. Continua, però, la lotta intestina: il sindaco dovrà avere la capacità di domare i rancori degli scontenti, perché cinque anni sono lunghi.
Alberto Capraro