Si è svolta ieri l’edizione 2012 di “Tricase in tutti i Sensi”, l’evento che da cinque anni suggerisce uno sguardo alternativo su Tricase e sul Salento, attraverso le suggestioni percettive dei cinque sensi, istintive e naturali.
Organizzato dal Comune di Tricase, dall’Associazione Obiettivo Primo Piano e dall’Associazione Voci Frazionate, l’evento quest’anno ha coinvolto una location alternativa e tutta nuova, non più il meraviglioso centro storico cuore della cittadina ma uno spazio di eccezione in una delle due frazioni, Depressa: la Masseria Tarichiesia, posto magico e incantevole, mai sino ad oggi scenario di eventi culturali.
A partire dalle 21 ieri hanno preso il via tutte le attività in programma, l’area si è popolata di famiglie, bambini, giovani coppie e gruppi di amici che hanno condiviso il piacere di una serata all’aperto, per chiacchierare, ascoltare buona musica, degustare prodotti tipici, ammirare opere d’arte e dare uno sguardo in alto al cielo stellato.
Mentre Pasquale Santoro ha aperto la serata declamando versi di Bodini e Girolamo Comi le eccellenze della produzione agricola locale campeggiavano sui banchetti di legno: verdura da coltivazione biologica, prodotti tipici, olio e derivati, miele, marmellate e gelatine rigorosamente a kmZero.
Opere d’arte di artisti locali (Antonio Schimera, Stefania Rizzo, Gianni Rizzo, Domenico Baglivo e Luigi Corvaglia, Antonio Ciardo, Elio Rizzo, Teo Fotografo d’Arte, Cristina Baglivo) viste al suono del pianoforte di Luigi Nicolardi e del flauto di Emanuele Cacciatore, anch’essi a kmZero,
Ha chiuso la serata il cantore, cantautore salentino Mino De Santis con il suo nuovo lavoro “Caminante”, un viaggio nella tipicità dei personaggi e nelle storie del Salento, quello vero, lontano dal fragore della commercializzazione e dei tour operator, contenuti disarmanti e sapientissimo uso della frase asservita alla musica e alla rima.
Un controcorrente avverso a quelli che vanno contro per moda, un proclamatore ironico di una verità genuina come la terra, come il mare, come i muretti a secco.
Per concludere la serata non c’era altro modo che alzare gli occhi al cielo, all’immenso contrario, proiezione gigantesca della vita, grazie all’Osservatorio delle Stelle, uno sguardo a un solo occhio per scorgere Saturno con i sui anelli, in fretta, prima che tramonti.