Il disturbo alimentare rappresenta uno dei “mali del vivere” contemporaneo e a pochi giorni trascorsi dalla giornata nazionale dei disturbi alimentari, il 29 marzo, a partire dalle ore 18.00 a Lecce, presso Palazzo Turrisi (via MarcoBasseo) , Giovanna Lacedra si esibirà in una Performance-Confessional sulla devastante patologia anoressico-bulimica dal titolo: “IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO”.
Un ospite di rilievo Giovanna Lacedra, per la città di Lecce, impegnata come docente di disegno e storia dell’arte presso l’Università di Pisa, è curatrice per il Woman’s Journal, della rubrica di cultura e arte ,Woman’s Art. Un’ artista – performer brillante che da circa un anno ha avviato questo Confessional itinerante, sulla patologia anoressica-bulimica, come grido contro il silenzio, la paura , la vergogna. Un bisogno indefinito di libertà e atto di coraggio. Giovanna Lacedra rappresenterà attraverso il linguaggio creativo, il tragico viaggio nel tunnel della triangolazione patologica “cibo-corpo-peso”: tutto ruota intorno alle catene pesanti che rendono il corpo ostaggio di rituali ossessivi, di assenze e mancanze, vittima e carnefice di se stesso.
“Ecco che il corpo di un’anoressica-bulimica, diviene un corpo rotto, contenitore di troppi vuoti e troppe parole…Punizioni. Penitenze…..L’Anoressia è una fame infinita, tenuta in catene. La bulimia invece è una legione di appetiti che sconfina e abbatte l’ipercontrollo, lo disintegra.” Con queste parole Giovanna Lacedra passerà in rassegna questa patologia, causata dalla paura di sprofondare, per un bisogno sconfinato d’amore, di vivere e di acquisire piena consapevolezza del proprio corpo e della propria anima, unica dimensione, e non entità distinte che rendono ciascuna identità femminile, meravigliosa e degna di vivere liberamente, senza alcuna “costruzione di schemi” imposti.
Io Sottraggo, quindi attraverso queste patologie cognitivo-comportamentali molto gravi , spesso destinate a trasformarsi in mortali, rappresenterà la “conquista della libertà”, che da secoli rende prigioniera la condizione femminile, intorno a retaggi culturali “spersonalizzanti e lesivi” , come se essere ciò che si è non fosse del tutto legittimo. Un percorso artistico preciso e mirato, quello di Giovanna Lacedra che incontrerà la narrazione visiva, racchiusa nel “Bianco-Nero” di “C’est Moi! Le Flux de quelque chose qui n’a pas de nom……”, il progetto fotografico e poetico curato da PabloPeron e realizzato in collaborazione con la stessa artista performer, autrice del concept e dei testi poetici. C’est Moi collocherà al centro l’immagine delle gesta di una donna che dal buio irromperà in un’alba di emozioni. Infatti è la paura di una condizione che diviene insopportabile, ingombrante che induce al bisogno di libertà e la fotografia di Pablo Peron renderà il reale capace di coglierne l’essenza più profonda tra l’intimo e l’universale, per ridefinire le dinamiche di questa “liberazione” compiuta in solitudine, spesso ad un anelito di fiato dalla follia.
L’esposizione, organizzata da Leccedafare.it e La Fabbrica dei Gesti, patrocinata da Comune di Lecce e Lions Lecce Tito Schipa, vedrà l’intervento del dottor Danilo Urso, psicologo e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, della dottoressa Rossella Fanelli, psicologa, psicoterapeuta e consulente presso l’Istituto Santa Chiara di Lecce e della dottoressa Miriam Rizzo,psichiatra presso il Centro di Salute Mentale di Nardò. Il progetto espositivo sarà in esposizione presso Palazzo Turrisi, dal 29 al 31 marzo prossimi.
A.Q.