È tornato a casa con una brutta ed estesa bruciatura sul bicipite sinistro, procuratagli con la fiammata di un accendino da un compagno di classe. Se sia stato bullismo o no è presto per dirlo. Piuttosto un gioco pericoloso, o uno scherzo di pessimo gusto, che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori.
Il malcapitato è un 14enne, studente del liceo scientifico De Giorgi di Lecce, che frequenta una delle prime classi nella sede distaccata dell’istituto, in via Massaglia.
L’episodio risale allo scorso venerdì, quando il ragazzino, rincasato dopo le lezioni, si è presentato agli occhi dei genitori con un’ustione piuttosto estesa (ben visibile dalla foto, postata dal genitore del 14enne su Facebook).
Il presunto caso di bullismo si sarebbe verificato all’interno della classe, ma non è noto se sia accaduto durante la lezione o l’intervallo oppure al cambio dell’ora, quando i professori lasciano gli studenti soli in aula, per cambiare classe e lasciare il posto al collega di un’altra materia.
Soltanto il giorno successivo il “discolo” avrebbe avvicinato la vittima per chiedergli scusa.
I genitori del ragazzino hanno preferito non sporgere denuncia, per evitare che una loro decisione possa avere conseguenze particolari, dal momento che manca un mesetto alla fine della scuola. Le scuse del bulletto di turno sembrano essere state sufficienti, ma dov’erano gli insegnanti ed il personale scolastico, che avrebbe dovuto vigilare sugli studenti, per prevenire il verificarsi di simili episodi?
C.T.