Ammodernare le ferrovie Sud-Est e trasformarle in metropolitana di superficie per un efficiente collegamento delle tre province di Taranto, Brindisi e Lecce. E’ l’ordine del giorno presentato in Consiglio regionale a marzo del 2011 e che torna alla ribalta in vista della programmazione comunitaria 2014-2020. Proprio ai finanziamenti della Comunità europea gli attuali consiglieri regionali e gli assessori al ramo intendono attingere per la realizzazione di un progetto che porterebbe innovazione con ricadute positive in termini sociali, economici e ambientali. L’iniziativa presentata oggi in conferenza stampa su iniziativa dei consiglieri regionali Aurelio Gianfreda e Salvatore Negro ha visto la partecipazione di Saverio Congedo, Loredana Capone, Sergio Blasi, Donato Pellegrino ed è stata sottoscritta da numerosi consiglieri dei diversi schieramenti: A. Aloisi, F. Amati, A .Barba, S. Blasi, A. Brigante, A. Buccoliero, A. Caroppo, A. Cevellera, S. Congedo, G. Cristella, E. Curto, F. De Biasi, G. Epifani, M. Friolo, A. Galati, F. Laddomada, A. Maniglio, A. Martucci, M. Mazzarano, D. Pellegrino, D. Pentassuglia, G. Romano, A. Sala, A. Scianaro, M. Vadrucci.
Non si tratta infatti di una iniziativa partitica ma un progetto che coinvolge tutta la deputazione salentina, ha sottolineato Congedo, per lo sviluppo del territorio. Un’iniziativa che non può vedere solo il supporto della Comunità europea, ha spiegato l’ assessore regionale per lo Sviluppo economico Capone di concerto con quello ai Trasporti Giannini, ma al quale deve contribuire anche lo Stato che si è impegnato con una spesa di 4 miliardi e mezzo di euro a fronte dei 6 e mezzo necessari per l’ammodernamento di tutta la rete ferroviaria nazionale. L’ultimo stralcio di strada ferrata dello stivale, le ferrovie Sud-Est infatti, non è contemplata nel piano di ammodernamento che il governo ha previsto, perché conciliabile con i finanziamenti europei destinati alla ristrutturazione delle infrastrutture esistenti. Un progetto ambizioso quello dell’ammodernamento delle Sud-Est da trasformare in metropolitana di superficie, che se realizzato darebbe al territorio salentino una maggiore visibilità socio-ambientale con gli spostamenti previsti in 800mila unità l’anno su rotaie e crescita economica sotto il profilo turistico perché il Salento sarebbe ben collegato tra centri i nodali e le strutture ricettive. “Un treno che non possiamo perdere – ha commentato Gianfreda – perché il Salento non può perdere l’appuntamento con la prossima programmazione economica comunitaria”.
M.Cristina Pede