SURBO (Lecce) – Continuano le segnalazioni da parte di cittadini leccesi che lamentano il divieto di accesso imposto ai loro animali domestici d’affezione nella galleria del centro commerciale Mongolfiera di Surbo. Tale divieto ha dato vita ad una vera e propria polemica sollevata alcuni giorni fa’ da una coppia di coniugi leccesi che, dopo 4 anni di frequentazione in compagnia del proprio cane, si è vista negare l’accesso alla struttura.
E’ per questo motivo che l’Assessore alle Politiche Ambientali e al Randagismo del Comune di Lecce, Andrea Guido, ha deciso di scrivere personalmente alla direzione del centro commerciale chiedendo di porre fine a tale divieto e al Sindaco di Surbo, Fabio Vincenti, affinché voglia intervenire a sostegno di una tesi che oggi è legge: nessun commerciante può più vietare l’ingresso ai cani accompagnati dai loro padroni e provvisti di guinzaglio e museruola.
Lo scorso ottobre, infatti – si legge nel comunicato – in occasione dell’ultima giornata di Host, la Fiera Internazionale dell’Ospitalità Alberghiera, è stato presentato dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) il Manuale di Corretta Prassi Operativa per Ristorazione, Gastronomia e Pasticceria. Il manuale contiene anche nuove disposizioni legate all’accesso dei cani all’interno di bar, locali e ristoranti; i cani, accompagnati dai loro padroni e provvisti di guinzaglio e museruola, hanno libero accesso nei pubblici esercizi in genere, in linea con le disposizioni europee in materia a cui anche l’Italia pian piano si sta adeguando. Si è stabilito finalmente che non ci sono motivi igienici per impedirne l’accesso, con la sola eccezione, ovviamente, dei locali in cui si cucina o si preparano alimenti e bevande.
Il manuale è stato redatto con il Ministero della Salute e dunque rispetta tutte le disposizioni di legge. Non solo. Queste nuove direttive hanno il potere di superare gli eventuali divieti stabiliti da regolamenti e ordinanze. E per questo dovrebbero anche essere rimossi i cartelli ‘Qui io non posso entrare’.
“La legislazione italiana e quella comunitaria – ha commentato Guido – vietano l’ingresso agli animali domestici esclusivamente nei luoghi dei supermercati in cui si preparano, manipolano o si conservano alimenti lasciando facoltà al titolare/gestore di consentirne o meno l’accesso in tutte le altre aree di esposizione di alimenti protetti, comprese quelle destinate alla cessione di prodotti preincartati. Considerato che la galleria commerciale della Coop, oltre al supermercato alimentare, ospita esercizi commerciali di vario genere trovo che l’iniziativa di vietarvi l’accesso degli animali domestici sia in questo preciso momento storico anacronistica e offensiva ed è per questo motivo che questa mattina ho deciso di scrivere personalmente alla direzione del centro commerciale e al Sindaco di Surbo per denunciare quanto sta accadendo e per chiedere il suo intervento”.