CAVALLINO (Lecce) – Da compagna del padre ad estortrice del figlio, un 40enne di Lecce, costretto in pochi mesi a consegnarle circa 50mila euro. 48mila e 500 euro per la precisione, costati l’arresto di una 52enne di Diso, Maria Domenica Minonne, collaboratrice scolastica, arrestata dai carabinieri con l’accusa di estorsione continuata.
Le manette ai polsi della donna sono scattate nel pomeriggio, quando i carabinieri della stazione di Cavallino, collaborati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lecce, l’hanno sorpresa letteralmente con le “mani nella marmellata”, dopo aver organizzato, in accordo con la vittima, una consegna controllata di denaro.
Come denunciato dall’uomo, la Minonne, vantando una storia d’amore col defunto padre del 40enne, aveva preteso dall’uomo consistenti somme di danaro, in virtù del fatto che la 52enne – a suo dire – negli anni aveva consegnato al padre 70000 euro, per amore, per i suoi bisogni.
In un primo momento, la donna è riuscita ad “incantare” la vittima con modi gentili, facendolo persino sentire in colpa, parlandogli di un disperato bisogno di denaro. Quel denaro che avrebbe consegnato a suo padre.
A poco a poco, nel giro di 4 mesi, la collaboratrice scolastica estortrice si sarebbe fatta consegnare ben 48500 euro. Ed ai primi segni di cedimento della vittima, era anche arrivata a minacciarlo, travolgendolo di sms dal tenore intimidatorio, facendo intervenire anche un terzo uomo nel corso di telefonate dal tono intimidatorio.
È stato a questo punto che il 40enne leccese, deciso ad uscire da questo incubo, si è rivolto ai militari della stazione di Cavallino, guidata dal luogotenente Riccardo De Bellis. I carabinieri, raccolta la denuncia, hanno così organizzato un dispositivo per il riscontro delle ipotesi di reato, poi funzionato alla perfezione.
All’appuntamento tra vittima ed aguzzina, erano presenti anche i carabinieri, che precedentemente avevano provveduto a fotocopiare i numeri di serie delle banconote, che la vittima dell’estorsione doveva consegnare.
I carabinieri sono usciti allo scoperto una volta che il pagamento del “pizzo” era ormai ultimato, bloccando la Minonne e rinvenendo le banconote fotocopiate.
Su disposizione del pm Massimiliano Carducci, la donna è stata ristretta ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.