Ha patteggiato ad un anno e undici mesi di reclusione Attilio Serravezza, 61enne di Casarano, l’allora amministratore della Euro I.Te.Co s.r.l con l’accusa di bancarotta documentale fraudolenta. La sentenza è stata emessa dal gip Simona Panzera che ha accolto l’istanza di patteggiamento presentata dall’avvocato Paolo Cantelmo concordata con il pubblico ministro Elsa Valeria Mignone. L’imputato ha potuto beneficiare delle attenuanti generiche ma non della sospensione condizionale della pena.
Secondo quanto ricostruito dai finanzieri sulla scorta della relazione del curatore fallimentare Serravezza avrebbe fatto sparire i libri e le altre scritture contabili della propria azienda senza rendere di fatto possibile la ricostruzione del patrimonio ed il movimento degli affari della società fallita. L’azienda, sino agli inizi del 2011, era specializzata nella produzione di infissi in alluminio ma finì lentamente sul viale del tramonto fino alla sentenza di fallimento depositata dal Tribunale di Lecce il 19 aprile di tre anni fa.
Subito dopo la notifica della chiusura delle indagini preliminari Serravezza chiese ed ottenne di essere ascoltato dalla Guardia di finanza e riferì di non aver potuto produrre le scritture contabili al Tribunale perché si trovavano in un altro deposito nella disponibilità di un curatore nell’ambito un’altra procedura fallimentare.
L’allora pubblico ministero Giovanni De Palma in servizio presso la Procura chiese comunque il rinvio a giudizio dell’imprenditore. Da qui la scelta di Serravezza di patteggiare la pena scegliendo di fatto la via processuale più breve. Nel procedimento la curatela fallimentare non si era costituita parte civile.
F.Oli.