COPERTINO (Lecce) – E’ stata chiesta la citazione a giudizio dell’Asl come responsabile civile nel procedimento in cui rischiano di finire sotto processo dodici medici, di cui dieci in servizio presso l’ospedale di Copertino, ritenuti responsabili della morte di Cosimo Durante, un 80enne originario di Leverano.
Nell’ambito della stessa udienza preliminare i familiari della vittima si sono costituiti parte civile con gli avvocati Cosimo D’Agostino, Marco Romanello e Alberto Paperi.
Sulla richiesta di rinvio a giudizio dei medici il gup Annalisa De Benedictis ha rinviato ogni decisione al prossimo 27 gennaio. L’inchiesta venne avviata sulla scorta di una denuncia presentata dai familiari della vittima.
Secondo quanto contenuto nell’esposto, Durante morì nel gennaio di un anno fa proprio nel nosocomio “San Giuseppe”per una presunta infezione sopraggiunta dopo un intervento chirurgico.
Il paziente, infatti, nei giorni precedenti, venne ricoverato presso l’ospedale di Copertino per essere sottoposto ad un intervento per la rimozione di alcuni polipi.
Subito dopo l’intervento, però il quadro clinico dell’anziano si sarebbe aggravato a causa di una sopraggiunta un’infezione che si sarebbe rivelata fatale.
Dopo la denuncia dei familiari, il magistrato inquirente dispose il sequestro delle cartelle cliniche di Durante e conferì incarico al medico legale Roberto Vaglio e al chirurgo Nicola Chiumarulo di eseguire l’autopsia.
Gli esiti della consulenza rilevarono presunte negligenze ad opera del personale sanitario che hanno convinto il magistrato inquirente a chiedere il rinvio a giudizio di dodici persone, di cui due originari del Veneto.
F.Oli.