LECCE – Sono 147 i dipendenti Coop Estense di Puglia e Basilicata che rischiano di andare in mobilità da oggi. Questa mattina all’esterno del Centro Commerciale Mongolfiera di Surbo è in corso lo sciopero indetto da Filcams, FISASCAT e UILTUCS proprio mentre al Ministero del Lavoro i vertici dell’azienda discutono la vertenza insieme ai sindacati. Se non si arriverà ad un accordo, da domani questi 147 dipendenti andranno in mobilità.
L’azienda pur dichiarando perdite per 12 milioni di euro in Puglia e Basilicata, effettivamente nel 2014 ha chiuso complessivamente con 9 milioni di euro di utili. Da tempo i dirigenti hanno chiesto ai dipendenti di rinunciare a parti del salario, andando a toccare la parte economica del contratto integrativo, su uno stipendio medio che già non supera i 750 euro. I dipendenti si sono dimostrati disponibili a sacrificare parte del salario per scongiurare il rischio di licenziamento, ma questo non è bastato perché i vertici non hanno intenzione di rinunciare alle esternalizzazioni e questo è proprio il punto su cui tra azienda e sindacati si sono interrotte le trattative.
“ Filcams, FISASCAT e UILTuCS confermano lo sciopero per l’intera giornata del 4 giugno in tutti i negozi Coop Estense di Puglia e Basilicata – scrivono i sindacati – perché Coop Estense ha annunciato gli esuberi tramite una conferenza stampa senza informare prima le lavoratrici e i lavoratori. Perché nonostante la proposta delle organizzazioni sindacali di intervenire sul contratto integrativo, Coop vuole comunque terziarizzare alcune attività. Perché vista l’alta percentuale di part-time non si può abbassare il salario per poi cedere il lavoro ad altri colleghi che saranno sottopagati”.
I sindacati ritengono che si potrebbe suddividere maggiormente il sacrificio intervenendo sui premi di produttività e le parti variabili che “ ridistribuiscono a pochi, per conservare alcuni istituti che valgono invece per tutti come le maggiorazioni domenicali”.
Questo pomeriggio si conosceranno gli esiti della trattativa ministeriale.
Ilaria Pellegrino