Boom del Salento, leggero aumento delle coste friulane, recupero della Sardegna dopo il crollo dello scorso anno, stabile la Versilia, in calo la Liguria. Nel complesso la stagione delle spiagge italiane dovrebbe segnare una ripresa dopo la perdita di presenze e di fatturato dell’estate 2014, caratterizzata dal maltempo. E’ il quadro tracciato da Renato Papagni, presidente di Federbalneari, secondo cui per difendersi dalla crisi gli imprenditori non aumenteranno i prezzi ma accresceranno i servizi alla clientela.
“Cabina e ombrellone rappresentano un prodotto vecchio, che non ha più appeal – spiega Papagni all’Agi – Il prezzo del lettino scende perchè ora quello che si vende e’ altro: bisogna offrire cose nuove, attrazioni: l’aperitivo al tramonto, la vasca idromassaggio, la musica dal vivo, massaggi e attivita’ fisica, prelibatezze gastronomiche”.
I turisti potrebbero quindi trovarsi di fronte ad un aumento contenuto dei prezzi – prosegue Papagni – ma non perchè gli stabilimenti hanno rivisto le tariffe: “Alcuni li hanno anche ridotti, ma dove c’è più qualità i costi salgono. Il bello e il buono si pagano”.
Così nel Salento, dove si registrano aumenti del 20-25% per luglio e agosto, dopo il +10% messo a segno l’anno scorso- sottolinea Papagni – la formula è spiaggia più mojito.